venerdì 28 maggio 2010

Fatemelo dire

Vada che a Roma c'è la tipica aria da clima equatoriale. 
Vada che sembra di essere di essere in Cina in pieno attacco monsonico: tutti stretti stretti ciancicati nelle auto incolonnate sul raccordo mentre dal cielo cade acqua e sabbia e qualche rada cacca di uccello.
Vada che c'è un afa che se il sole non fosse in ferie sembrerebbe pieno Agosto.
Vada quel che vi pare...cioè, capiamoci, io ce la metto tutta per capire gli scleri generali ma voi non esagerate!

Ufficio. Provoloman è un agente immobiliare incaricato di trovare casa ad alcuni nostri dipendenti. Ha la classica voce metallica di chi ha i polmoni intasati di catrame e  un fare lascivo, provoleggiante, tipico dell'agente immobiliare. In due giorni mi ha già raccontato tutti i fatti suoi e mi ha invitato a cena. Non l'ho mai visto ma di sicuro è abbrozzato, vestito bene e un gran fico come tutti gli agenti immobiliari del mondo. Ne avete mai visto uno diverso?
Lo chiamo, è una settimana che deve darmi una risposta su una proposta di offerta fatta un mese fa. Ogni giorno la sta per mandare ma non arriva mai. Ovviamente fa così perchè è già stato pagato, sia chiaro. Stamane mi incollo al telefono. Mi armo di pazienza e comincio a chiamarlo regolarmente ogni 15 minuti ripetendo meccanicamente: "Non è ancora arrivato". Una serie di scuse in fila. Prima si dispiace perchè non gli parte il pc. Poi perchè non trova la penna. Poi perchè ha finito la carta della stampante. Poi è morto il piccione viaggiatore per mandarmi sto pezzo di carta. Alla fine ce la fa. Mi manda tutto. Ed è tutto sbagliato.


Cantiere. Accesso controllato. Agente diverso dal solito. Do i documenti e faccio presente che ho  già l'autorizzazione all'accesso. Mi guarda dalla testa ai piedi.
Sì sono una donna, sì, ho i capelli lunghi lunghi, sì ho le tette grandi. Sì, lavoro in campo edile. Altri pregiudizi da sfatare?

Altro cantiere: stessa storia. Arrivo e parcheggio nell'area dei lavori. Un coro di:
"Ma che vole quella?"
"Aho, non se po' parcheggià lì, nun lo vedi che stamo a lavorà???"
"Cacciatela via, nun ce la fate sta!"
Mi faccio coraggio. Spengo la macchina. Scendo. Li guardo storto."Salve, sono l'Ing. Hotantapazienza..."
Ed ecco un coro di:
"Ah"
"Oh"
"Mortacci..."
"Scusi, scusi, buongiorno"
Finchè uno mi dice: "Ciavevano detto che doveva venì n'ingegnere, ma mica ciavevano detto che non era n'omo".

E per finire Rolling Stone. 
"Ti offro un caffè?"
Ma che me stai a pija pe' ...vabbè, lasciamo perdere: "No no, meglio che faccio da me..."
"Sai che ho trovato un'offerta grandiosa per la cancelleria???"
Tze...come perde tempo questa..."E sarebbe?"
"Guarda, le risme di carta a 4 € l'una!"
"Beh, non mi sembra tanto eccezionale. Inoltre, guarda cosa c'è scritto: ordine minimo 200€"
"No no, c'è scritto che l'ordine non deve essere inferiore ai 200€!!!"
"Appunto...ordine minimo 200€"
"Eh, no, leggi bene: ordine non inferiore ai 200€!!!"
Dio aiutami "Ehm...non inferiorea 200€ significa che minimo gli devi fare 200€ di ordine...."
Mi guarda perplessa e poi ricomincia: "C'è scritto che l'ordine non deve essere inferiore ai 200€!!!"
No, non ce la faccio. Non ce la posso fare. "Ok....proponilo al Capo"

 Oggi è venerdì. Appena il mio sontuoso deretano sarà fuori dell'uscio malefico io sarà una donna libera. Per almeno 48 ore.

giovedì 27 maggio 2010

I nuovi mostri

Con i primi caldi è ritornata predominante la pressione bassa. Mi trascino per le vie come un profugo nel deserto. Arrivo in ufficio e mi arrampico sulla sedia per discendere solo in casi estremi quali pipì o mansioni in altro modo non risolvibili.
 Se il caldo ha su di me un effetto ipotensivo, sugli altri ha effetti neurologici ben più gravi.
Partiamo dal Dott. Precisix, un uomo così preciso che, ne sono convinta, si pettina anche nelle mutande. Si veste con precisione maniacale e parla un italiano perfetto che all'Accademia della Crusca se lo sognano.
Ieri mentre parlava, tralasciando il fatto che aveva i pantaloni incastrati tra le chiappe a mo'di perizioma, ha detto:
"Se sarei soddisfatto..."
Stavo per svenire. I Maya hanno ragione. La fine del mondo è vicina.
Passiamo poi a Mastrolinda, la ragazza che fa le pulizie in ufficio. Viene vestita sempre griffatissima. Per lei cose e persone valgono in base ai soldi che hanno e ai vestiti che indossano. Una figlia dei nostri giorni, insomma. Ieri, dopo che il Dott. Precisix era tornato dal bagno, viene da me e comincia a dirmi: " Ha fatto la cacca, ha fatto la cacca! Sentissi che puzza, e io ora che faccio?"
L'ho guardata così come si guardano i quadri della cosidetta arte moderna, tra il compassionevole e il confuso. Non sono riuscita a risponderle mentre ripeteva il terribile mantra fatto di cacca e di puzza. No, non ci sono riuscita.
Poi c'è Rolling Stone. Ho provato a darle qualche dritta visto che il capo vuole farla fuori se non migliora ma lei ha le orecchie sorde, non c'è verso. Continua a fare quel che le pare e in tempi biblici. E continua a servire delle gag allucinanti. Eravamo vicino al bar e mi dice: "Dai, ti offro il caffè"
ed io: "grazie, non ti disturbare"
e lei: "No, te lo voglio offrire! Aspettami qui."
Aspetto e torna dopo 5 minuti trafelata. "Ero andata a prendere i soldi della cassa!"
...
...
...
Fammi capire: insisti per offrirmi il caffè e poi usi i soldi dell'ufficio di cui io, tra l'altro, sono la responsabile? Che qualcuno mi faccia un'iniezione di bromuro, vi prego.

martedì 25 maggio 2010

Glioblastoma e altre merde

Ok, è passato. Ormai ieri è solo un giorno da ricordare, per qualcuno da criticare, per altri da dimenticare.
La bestia nera ha vinto.  Gli avevano dato un'aspettativa di vita di 12 mesi ma poi è arrivato a stento a farne 7. Di cui 2 in uno stato di semi-incoscienza. E'rimasto vittima di un male venuto all'improvviso dal niente. Come essere colpiti da un fulmine a ciel sereno.
Vittime dello stesso fulmine le persone che gli erano accanto. Perchè la bestia nera allunga i suoi tentacoli per abbracciare anche chi ti vive attorno.
Ora resta lei. Una vita cercata a sopravvivere alle disgrazie perchè, se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo.
La Chiesa era piena. Troppo piena per essere vera. Di tutta quella gente quanti resteranno nel momento della desolazione?
Pochi, ne sono certa. 
Perchè ne sono così convinta? perchè ho assistito a scene di opportunismo e convenzione sociale tali da farmi rabbrividire. Ho la nausa del perbenismo del cazzo che cela solo liquame. Fate schifo. Avete bisogno di completi griffati per nascondere il vostro cuore di pietra. Spero che il destino vi riservi stessa sorte.

mercoledì 19 maggio 2010

Se non sono strani non li vogliamo...

Continuano le mitiche avventure della mitica Rolling Stone.
Ufficio del capo, l'unico con visuale su un enorme campo da calcio: Lui è al telefono con Qualcunodimportante. Io gli sono accanto e gli passo le scartoffie e scrivo cosa dire/sindacare/proporre su un foglietto  di carta nemmeno fossi il suggeritore di un teatro.
Entra Rolling Stone. Deve parlare con Quicomandoio. Aspetta che termini la telefonata. Mentre aspetta ,il suo sguardo perso nel vuoto incrocia il campo di calcio e individua il figlio.
Esce di corsa fuori al balcone e comincia ad urlare: "Giacomo! Giacomo! Sono la mamma!!!"
Quicomando io mi guarda. Io lo guardo.
Lui mi dice: "ma che sta a fa??"
mentre dall'altro capo del telefono Qualcunodimportante vorrebbe chiamare la neuro.

Magari la chiamassero! Ricoverateci tutti. Ma non tutti insieme!

sabato 15 maggio 2010

Cronache dal fronte

Continuano le avventure con Rolling Stone. Col tempo ho imparato ad apprezzarla...vabbè, diciamo che ho imparato a disprezzarla di meno. Capisco che la sua non è cattiveria, è solo un modo di essere che può essere più o meno condivisibile. Pian piano, visto l'enorme, obeso, pantagruelico spirito di sopravvivenza che mi connota ho cominciato a sviluppare delle tecniche per superare le ore da passare insieme. Una di queste è mettere uno stop quando inizia a diventare logorroica. Di solito ci riesco nei seguenti modi:

  1. mentre parla, mi giro di scatto ed esclamo "Toh, mi squilla il cellulare!" che a volte risulta poco credibile quando nella stanza regna il silenzio più assoluto;
  2. oppure mentre parla, nell'istante in cui smette per una frazione di secondo per respirare, le grido: "Caffè????" ma non posso abusare troppo di questo metodo altrimenti il mio sistema nervoso crolla;
  3. mentre parla a volte mi do uno schiaffo sulla fronte e dico: "Che sciocca, ho dimenticato di fare una cosa urgentissima!!!" e prima che riesca a chiedermi cosa sono già sparita in una nuvola di fuma degna di un personaggio dei cartoni animati;
  4. altre volte, quando queste tecniche non funzionano, adotto quella più trucida ed ignorante: smetto di risponderle, fisso il pc come se non esistesse null'altro attorno a me e mi chiudo in una bolla autistica. Attorno a me sento ancora la sua voce che continua a propagarsi ma pia piano si stanca e soprattutto prima o poi le squilla il telefono e se la sorbisce qualcun altro.
Intanto Quicomandoio ha cominciato ad aprire gli occhi. Mentre prima gongolava all'idea di essere possessore contrattuale della Signora Rolling Stone e mi rompeva le palline di natale con quanto fosse bravaeprecisa (cose dette così, sulla fiducia, visto che non l'aveva mai vista lavorare), ora ha un atteggiamento di fastidio dei suoi confronti. Fastidio che comincia un giorno così:

"...ma secondo lei, Rolling Stone è lenta?"
"beh, non lenta. Piuttosto direi che si perde in dettagli senza andare al cuore del lavoro..."
"In che senso?"
"Ad esempio io non perderei mai 4 ore per stampare un etichetta ed incollarla ad una cartellina..."
"...mi sembrava che la sua scrivania fosse un po'troppo pulita...non c'è nemmeno un documento su cui potrebbe stare lavorando. Forse è il caso di darle delle scadenze..."
"Forse."

La cosa più divertente è accaduta ieri. Rolling Stone, dimentica di chi fosse il capo e di chi il dipendente, va da Quicomandoio ed esordisce: "Mi deve stampare dei documenti bancari, mi servono subito!"
Lui ha strabuzzato gli occhi e l'ha mandata a quel paese sotto i baffi. Poi si è girato verso di me e mi ha detto:
"Ma che vuole questa qua??? e poi che sta a fa di la?"
"..."
"Ma che le devo stampare? viene chiede e se ne va! Ma che vuole??!
"..."
"Tiè, portale sta roba, se non le sta bene se la fa andare bene!"
"ok..."
consegno i fogli a Rolling Stone e torno dal capo:
"Ma che sta a fa?"
"Non so...digitava al pc, qualcosa stara facendo!"
"Annamo bene!!"

Quando sono in ufficio mi sembra di vivere in un film dei Vanzina.



mercoledì 12 maggio 2010

Se una notte d'inverno un viaggiatore...

Se una notte di finta primavera un navigatore...s'imbarcasse su per la rete che connette il mondo mentre fuori una  pioggerellina british batte leggera e persistente...e si trovasse alla deriva abbandonata dalle sue sinapsi...
Se all'improvviso la testa si facesse pesante, le orecchie sorde e gli occhi ciechi...e si abbattesse improvvisamente sulla tastiera che sputa queste parole insane...e se nel marasma di qualche difetto neuronale la testa restasse lucida mentre il corpo anarchico si abbandona alla gravità...
Se una notte di finta primavera un navigatore...si trovasse all'improvviso e per un breve tratto a navigare senza timone...

C'è un dottore in sala?

lunedì 10 maggio 2010

Non c'è mai limite al peggio

C'è chi colleziona farfalle, chi colleziona francobolli e chi, come me, colleziona figure di merda. Una al giorno toglie il medico di torno, due diventano routine e tre non te ne accorgi nemmeno più.

Nel pomeriggio avevo appuntamento dal dentista. Prima visita. Avevo chiesto a Mr DeTrucidis di accompagnarmi perchè io ho il terrore del dentista: quando si mette al pc e comincia a calcolare il preventivo, il sangue mi si gela nelle vene e vengo presa dal terrore. Avevo necessità di una spalla che mi sostenesse nel momento del totale e lui è venuto.
Arriviamo in questo studio. Siamo in tre. Nell'aria c'è puzza di disinfettante e di denti trivellati. Inquietante. Ci sediamo nella sala d'aspetto, rigorosamente bianca ed asettica. Alle pareti quadri di Monet sulle Tuileries, il ritratto di un cane con lo smocking servito da un cameriere, un gabbiano che vola via. Anche io vorrei volare via... 
Alle mie spalle un acquario. Pieno di acqua in avanzata fase di eutrofizzazione. Dove non imperano le alghe melmose, ci sono cozze di calcare. Di pesci nemmeno l'ombra. Solo marcite piantine di plastica. In sottofondo musica classica. Non rilassante, bensì un violino persistente e stidulo che si pianta nel cervello.
Attendo. Mr DeTrucidis e io proviamo a parlare. Non ci riusciamo. Ci sentiamo ovattati. Non facciamo altro che guardare l'orologio e dirci con gli occhi e con gesti eloquenti: "Ancora 5 minuti e poi ce ne andiamo".

E' passata quasi un'ora. "Ce ne andiamo? " "'namo, va!"
In quel mentre mi chiamano. Mi accomodo sul lettino reclinabile. Mr DeTrucidis entra con me: come perdersi lo spettacolo?
Il dentista mi infila le manone nella bocca. Scava, ravana.
"Chissà che sofferenze che ha patito!!!"
"ehm, veramente no..." dico tra in infila-togli le dita
"Non è possbile! C'è gente che sbatte la testa al muro per un'infezione del genere! Chissà che dolore che ha passato!"
"...veramente a me non ha mai fatto male..."
"NON E' POSSIBILE!!!"
e nel mentre il mio pensiero va alla cingomma che ho masticato fino a cinque minuti prima...senza provare il minimo dolore.
Per dimostrare che aveva ragione, il dentista chiama anche due collega e comincia a far vedere il mio dente. Per un momento mi sono sentita un fenomeno da baraccone. Già, mi sono sentita proprio un baraccone!
Andiamo in un'altra stanza e comincia a fare il clikclikclik preliminare alla valutazione costo dell'intervento da farsi. Ometto l'importo perchè non sono ancora pronta psicologicamente a gestirlo.
Finisce la seduta, lo saluto ed esco.
Al bancone la segretaria parlava con una persona.
Parlava parlava parlava.
Io inforco la porta e vado via.

Fuori telefono a mia madre, le dico l'esito della visita. Poi lei mi dice:
" e quanto ti è costata questa visita?"
...
...
si accendono i miei due neuroni:
"CHE FIGURA DI CACCA! NON HO CHIESTO SE DOVEVO PAGARE!!!"

Mr DeTrucidis: "Non te n'eri accorta? appena hai visto la porta sei andata dritta!"

Come si fa a dimenticare di chiedere l'importo del controllo??? come si fa???
Suggerimenti per rimediare la figura di cacca? Che figura da pezzentona...

mercoledì 5 maggio 2010

Incomunicabilìa

Raramente frequento una chat. Di solito capita quando non so come ingannare il tempo o non ho voglia di fare niente di meglio. Un tempo, un triliardo di anni fa, mi piaceva molto l'idea di conoscere e conversare con persone sconosciute viventi chissà dove. Poi con il turpiloquio crescente, la mancanza di argomentazione e l'utilizzo da molti solo a scopo di rimorchio, la mia passione è andata via via scemando. Ieri mi sono connessa. Per ben 3 minuti. 3 minuti in cui mi hanno inviato le proposte più assurde e in cui ho consumato la seguente conversazione di elevato contenuto:

Benvenutocellin: “Ciao, sono il tuo nuovo vicino!”
Dangerousmind: “Ciao, benvenuto Benvenuto J
Benvenutocellin: “Avreti del caffè da prestarmi? Sai sono nuovo e ancora sprovvisto…”
Dangerousmind: “Certo, c’è un bar dietro l’angolo, prova a chiedere lì!”
Benvenutocellin: “Scusa per il disturbo e grazie per la considerazione”

---- Messa in lista nera, con l’impossibilità a tempo indeterminato di comunicare con lui -----

Ironia. Questa sconosciuta.

lunedì 3 maggio 2010

Chi semina vento raccoglie tempesta

Ci sono, eh? non mi hanno rinchiuso in ufficio, tranquilli. Sono stata solo assorbita da un trilione di impegni.
Vi riassumo brevemente la situazione lavorativa: il Sig. Quicomandoio sembra ben intenzionato a farmi rispettare i miei orari. La sera appena scoccano le 17.58 comincia a chiamarmi disperato per farsi presentare tutto il lavoro prima che io  vada via. Si ferma sconfortato alla scrivania con la testa poggiata su un braccio finché esausto mi dice : "Vada, vada".
E io vado. 
homo faber fortunae suae