Ok. Mi siedo e mi calmo: cercherò di essere ragionevole.
Da quando è venuta fuori l’emergenza discarica è uscita
tanta di quella immondizia politica che non vi dico. E che soprattutto i
giornali non vi dicono. E questo a cosa porta? Alla banalizzazione del
problema. Chi non conosce i fatti, tira fuori sempre i seguenti argomenti:
- Eh, ma la discarica la dovranno pur fare da qualche parte!
- Chi protesta è egoista perché i rifiuti sono un problema
sociale e non si può proteggere solo il proprio orticello.
Ok.
Su questi due punti, vorrei chiedere a te, lettore, cosa
penseresti se volessero aprire una discarica nella zona in cui vivi. Saresti
ancora così aperto di mentalità? Metteresti a disposizione il tuo orticello per
il bene comune dell’umanità?
Non credo. E se mi rispondi di sì, mi faccio grasse risate.
Quindi, se mi incontri, e senti che ti stanno per uscire
frasi di questo tipo, fatti prima un esamino di coscienza, contieniti ed evita
di tirar fuori dalla bocca la fiera del qualunquismo.
Se anche questi due argomenti non dovessero convincerti,
proverò con questo.
Il sito scelto per la discarica non è un luogo fuori dal
mondo. La prima casa è a 600
metri. Metri. Ad un paio di km c’è una scuola, un asili
nido, un santuario. Tutt’attorno centro abitato. Adiacente ci sono delle
imprese agricole molto note, avrai sicuramente bevuto il loro vino e il loro
latte, per non parlare di quello che hai mangiato. E diciamo pure che c’è un vincolo
paesaggistico che tutela la zona e i parchi archeologici. Non ti sembra un
posto un po’ insolito per una discarica?
E no, non è un sito temporaneo. Come si dice, non c’è nulla
di definitivo di una cosa provvisoria. La grande discarica storica di Roma,
Malagrotta, ne è un esempio: è campata 30 anni con proroghe continue.
Forse, e spero sia così, ti verrà da chiederti perché qui e
non altrove. Forse non c’erano alternative?
E invece c’erano. In particolare il Ministero della Difesa
si è offerto con dei poligoni dismessi. Il presidente della Regione, come nel
migliore programma televisivo, ha detto: “Rifiuto l’offerta e vado avanti”.
Perché? Mistero. Ed è un vero mistero il perché il tavolo
tecnico per la scelta del sito venga secretato. Per quale motivo una scelta del
genere dovrebbe essere tenuta nell’assoluto segreto?
Domande senza risposta. O forse no.
Chissà. Ci sono molte indagini in corso e io non vorrei
puntare il dito su nessuno però…
…però mi fa pensare il fatto che la gestione di questa
discarica dovrebbe essere affidata con incarico diretto ad un privato e non
mediante gara pubblica
….e mi viene da sospettare, maligna che non sono altro, che
il rifiuto del sito offerto dal Ministero della Difesa possa essere dovuto alla
volontà di non avere ingerenze esterne nei rapporti con questo privato
….e mi fa pensare il fatto che non si riesca a capire chi
sia questo privato…
… e soprattutto c’è da sorprendersi che si parli di
infiltrazioni mafiose?

Ecco, caro lettore, pensaci su quando ti verrà voglia di
dire che i manifestanti sono egoisti e che una discarica bisognerà pur farla da
qualche parte. Ovvio che va fatta ma, plausibilmente, in un sito che non sia
così troppo inadeguato ad accoglierla. Poi, carissimo lettore, chiediti anche: perché
i giornali non parlano di tutto ciò? Perché il massimo che riesci a trovare è
un trafiletto in cui si narra di un gruppo di esagitati che blocca la strada?
A te le risposte.