martedì 29 novembre 2011

L'importanza della contraccezione.

C’è crisi. Si sa. Apri il giornale, accendi la tv, entri al bar, vai a fare la spesa, ti fermi al semaforo e tutti a ricordarti che c’è la crisi e quindi devi sganciare qualche soldo…che poi ti viene da pensare: ma se c’è crisi i soldi me li tengo stretti, perché li dovrei dare a te che manco ti conosco e ti ostini a lavarmi il vetro con l’acqua lercia che raccogli nella cloaca più cloaca di Roma, detta anche Tevere.
E vabbè. Soprassediamo. Non parlerò qui della crisi economica che, prima o poi, si sa, passerà. In che modo andrà e in che situazione ci lascerà, è il quesito dell’anno ma ciononostante non possiamo ignorare crisi ben peggiori che affligono l’universo:  dopo l’appello contro le crisi ipotermiche femminili, vorrei estendere l’argomento affrontando per sommi capi uno dei drammi esistenziali che sconvolgono la fauna femminile e rischiano di portare all’estinzione il genere (dis)umano a cui apparteniamo tutti, ovvero
La ricerca dell’uomo da impalmare!!!!
Oggigiorno siamo circondati da bimbominkia che appestano la nostra concezione di maschilità e che sconvolgono le nostre riserve di progesterone. Si parla di calo delle nascite…e ci credo! Diciamocelo, voi ce lo fareste, non dico un figlio, ma almeno due chiacchere con i soggetti rappresentati nelle foto che seguono?
AVVISO: SI CONSIGLIA LA VISIONE AD UN PUBBLICO ADULTO. LE IMMAGINI CHE SEGUONO CONTENGONO UN ALTO TASSO DI BIMBOMINKIAGGINE. MANDATE A NANNA I BAMBINI. LA VISIONE PROLUNGATA PUO’ PROVOCARE EFFETTI DELETERI.
Ok, siete pronti? Le immagini sono liberamente prese dal web. Se non vi sentite pronti chiudete la pagina e via.
Se vi precipita la libido, poi non dite che non vi avevo avvisato!!!


Tu puoi?
Intendi farti le foto al cesso
con una faccia da cesso?
Scusa, non capisco più chi sei tu
e chi è il cesso!



Tua madre era meglio che
quella sera si leggeva un libro!
Scommetto che adesso ha capito
l'importanza dei mezzi contraccettivi!!!
(s)T(r)UNZ   (s)T(r)UNZ
ti stuprerei con una mazza
chiodata in fronte!

...senza parole.
O meglio, non ho parole lecite per commentare.
Dio è rimasto sconvolto. E' per questo che ultimamente latita.
Come non capirlo. Voleva creare qualcuno a sua immagine e  somiglianza...
Secondo me è in esilio su qualche galassia ignota


lunedì 28 novembre 2011

Appello alle donne in crisi ipotermica

Alura, adesso ci sediamo comodi e ne parliamo. Siamo qui ad affrontare uno dei grandi problemi dell’umanità, di natura pissicologica, energetica e fisica.
Esempio di come si veste una donnina
in inverno. Gran bel vedere ma,
minchia che freddo! A meno che il
silicone sia isotermico...
Signore mie,  va bene che con l’estate si va in giro con tutta la mercanzia all’aria che, si sa, la pubblicità è l’anima del commercio, e quindi è cosa buona giusta, soprattutto se si è nubili in un’età che rende acide come lo yoghurt scaduto e rugose come una prugna secca dal potente effetto lassativo, esporre quanto di lussurioso madre natura ci abbia fornito; va bene che, come insegna il fruttarolo sotto casa, non si può vendere la frutta senza mettere in mostra pere e mele e quindi si va un po’ tutte col reggiseno così imbottito in grado di trasformare due punture di zanzara in due meloncini maturi;  va bene che fa caldo e quindi magliette e camicie hanno uno scollo inguinale; va bene tutto, non si dica che sono qui a sindacare sul modo di abbigliarsi delle donnine ipotettute in cerca di un compagno secondo il redditometro corrente.  
Esempio di abbigliamento di
donnina che avendo freddo
si copre senza costringere il
mondo a darsi fuoco per scaldarla
Il mio appello, signore mie, è rivolto al vostro abbigliamento invernale! Non potete ignorare l’abbassamento della temperatura di oltre 20° continuando a (s)vestirvi con straccetti in grado di coprire solo la zona che va da sotto al capezzolo ad appena sopra la patata. Fa freddo, signore mie! Copritevi! Non potete girare col toppino per gli uffici, la gonna girofica, lo stivale che manco il travestito sotto casa metterebbe, e poi girare per le stanze chiedendo se fa effettivamente freddo. Sì, fa freddo! Ve lo giuro! Freddo freddo! Per questo ci si copre! Provateci, vi prego!
Non accanitevi sulle caldaie e sui relativi tecnici che, abbagliati dal vostro sorriso verticale (cit. Gallo Cedrone ) porteranno la temperatura dei caloriferi ai 200° all’ombra. Non è possibile che per farvi garantire il vostro status di diversamente vestite, io donna tettuta maglioncino dotata, debba sudare manco fosse metà agosto.
Aprire la porta di certi uffici è come aprire il forno acceso e venire investiti da una folata di calore che vi brucia l’epidermide superficiale. Si entra in ambienti che cercano di riprodurre climi tropicali, le palme crescono copiose, c’è gente che accende il ventilatore cercando di sopravvivere alla fornace. Solo voi, signore mie, girate ticchettando sui tacchetti a spillo e le tettine ballonzolanti, con magliettine traforate e minigonne, dicendo “Tu non hai freddo? Qui si gela!”

Si noti il disapputo

venerdì 18 novembre 2011

Misteri misteriosi

Ormai è una settimana che mi è arrivata questa e-mail dal un indirizzo del tipo* concettina1967@libero.it:
“Ciao Dangiiiiiiii!!! Allora cm va??? Qui e bellissimo!!!!  ;) si lavora e si vedono realtà davvero inimmaginabili.... MI mancate tanto un bacione!!! Non vedo l ora di raccontarci tutto!”
La prima domanda che mi sono posta è stata: chi cazz’è? io manco c'ero nel 67...
La seconda: per scrivere il mio nome vuol dire che mi conosce…o è spam?
La terza: chi cazz’è?
La quarta: chi è che conosco che scrive senza accenti e apostrofi?
La quinta: chi cazz’è?
La sesta: conosco qualcuno che si chiama concettina e ha circa 44 anni???
La settima: chi cazz’è?
L’ottava: perché parla al plurale?
La nona: chi cazz’è?
La decima: do’ sta questa a vedere ste realtà inimmaginabili???

Al momento sono combattuta tra l’ignorare l’email e cancellarla spedendola nel mondo dell’ignoto dove vanno a finire tutte le pubblicità telefoniche, dimagranti, di cosmesi e di pillolone rinvigorenti per il pene che non ho, oppure risponderle, falsa come una moneta da 3 euro, scrivendole:
“Ciao!!! Quanto mi sei mancata! Come te la passi lì in quel luogo di cose inimmaginabili??? Raccontami tutto!!!”

Si accettano suggerimenti.

*il nome concettina è un nome di fantasia

mercoledì 9 novembre 2011

Futurare

Partiti da zero, ci abbiamo provato molto in questi anni ma, onestamente, non ho mai creduto pienamente che avremmo potuto farcela. Mi dicevo che avremmo dovuto accontentarci di quello che le nostre scarne possibilità ci avrebbero consentito. In fondo, come si dice, si inizia con due cuori e una capanna…
Poi, improvvisamente, la capanna è diventata 4 muri.
Pian piano, dopo due anni di ricerca, ho trovato delle mura non certo disprezzabili… Ricordo quel giorno in cui, più per abitudine che per altro, siamo andati all’ennesimo incontro con l’agente immobiliare… Le imposte spalancate, il sole esploso nelle stanze dai muri colorati, la bellezza dell’ambiente frutto dell’amore di chi l’aveva custodita negli anni, un piccolo giardino in cui far scorrazzare i miei cani (al momento solo virtuali). Ricordo che ci guardammo negli occhi e ci dicemmo: la vogliamo!
Da allora sono passati mesi, discussioni, email di proteste, sfiducia alternata a momenti di euforia.
Oggi una montagna di firme, un debito spropositato per i decenni a venire, due nuovi amici e…
Casa mia. Casa nostra.

martedì 8 novembre 2011

Pensieri penseriosi

Lo so che ultimamente le mie sortite su queste pagine si sono fatte rade come foglie d’autunno sugli alberi. Sono un po’ confusa, presa da un groviglio di decisioni importanti. Signori, qui si fa la Vita o si muore!
Conto di tornare domani,  sedermi comoda su questa sedia scomodissima, ammorbidita dal mio deretano a tre piazze, tisana rilassante fumante tra le mani, a raccontare di cos’è che sta accadendo in questo pastrocchio di reality show che rappresenta la mia esistenza.
Vi lascio alla sera con un arrivederci cordiale.
A domani.