venerdì 13 settembre 2013

Mai 'na gioia

E poi ti squilla il telefono:
“Ciao, sono Francesco!”
“Chi? Il Papa?”
“No, sono Francesco di Telecom!”


E te pareva!

mercoledì 4 settembre 2013

Caro lettore

Ok. Mi siedo e mi calmo: cercherò di essere ragionevole.
Da quando è venuta fuori l’emergenza discarica è uscita tanta di quella immondizia politica che non vi dico. E che soprattutto i giornali non vi dicono. E questo a cosa porta? Alla banalizzazione del problema. Chi non conosce i fatti, tira fuori sempre i seguenti argomenti:
  • Eh, ma la discarica la dovranno pur fare da qualche parte!
  • Chi protesta è egoista perché i rifiuti sono un problema sociale e non si può proteggere solo il proprio orticello.

Ok.
Su questi due punti, vorrei chiedere a te, lettore, cosa penseresti se volessero aprire una discarica nella zona in cui vivi. Saresti ancora così aperto di mentalità? Metteresti a disposizione il tuo orticello per il bene comune dell’umanità?
Non credo. E se mi rispondi di sì, mi faccio grasse risate.
Quindi, se mi incontri, e senti che ti stanno per uscire frasi di questo tipo, fatti prima un esamino di coscienza, contieniti ed evita di tirar fuori dalla bocca la fiera del qualunquismo.
Se anche questi due argomenti non dovessero convincerti, proverò con questo.
Il sito scelto per la discarica non è un luogo fuori dal mondo. La prima casa è a 600 metri. Metri. Ad un paio di km c’è una scuola, un asili nido, un santuario. Tutt’attorno centro abitato. Adiacente ci sono delle imprese agricole molto note, avrai sicuramente bevuto il loro vino e il loro latte, per non parlare di quello che hai mangiato. E diciamo pure che c’è un vincolo paesaggistico che tutela la zona e i parchi archeologici. Non ti sembra un posto un po’ insolito per una discarica?
E no, non è un sito temporaneo. Come si dice, non c’è nulla di definitivo di una cosa provvisoria. La grande discarica storica di Roma, Malagrotta, ne è un esempio: è campata 30 anni con proroghe continue.
Forse, e spero sia così, ti verrà da chiederti perché qui e non altrove. Forse non c’erano alternative?
E invece c’erano. In particolare il Ministero della Difesa si è offerto con dei poligoni dismessi. Il presidente della Regione, come nel migliore programma televisivo, ha detto: “Rifiuto l’offerta e vado avanti”.
Perché? Mistero. Ed è un vero mistero il perché il tavolo tecnico per la scelta del sito venga secretato. Per quale motivo una scelta del genere dovrebbe essere tenuta nell’assoluto segreto?
Domande senza risposta. O forse no.
Chissà. Ci sono molte indagini in corso e io non vorrei puntare il dito su nessuno però…
…però mi fa pensare il fatto che la gestione di questa discarica dovrebbe essere affidata con incarico diretto ad un privato e non mediante gara pubblica
….e mi viene da sospettare, maligna che non sono altro, che il rifiuto del sito offerto dal Ministero della Difesa possa essere dovuto alla volontà di non avere ingerenze esterne nei rapporti con questo privato

….e mi fa pensare il fatto che non si riesca a capire chi sia questo privato…
… e soprattutto c’è da sorprendersi che si parli di infiltrazioni mafiose?
Ecco, caro lettore, pensaci su quando ti verrà voglia di dire che i manifestanti sono egoisti e che una discarica bisognerà pur farla da qualche parte. Ovvio che va fatta ma, plausibilmente, in un sito che non sia così troppo inadeguato ad accoglierla. Poi, carissimo lettore, chiediti anche: perché i giornali non parlano di tutto ciò? Perché il massimo che riesci a trovare è un trafiletto in cui si narra di un gruppo di esagitati che blocca la strada?

A te le risposte.