Mio padre è sempre stato un tipo dai metodi spicci. Molto spicci direi. Risoluto, autoritario, pragmatico, non l’ho mai visto colto alla sprovvista. E se mai ciò fosse avvenuto, non lo ha mai dato a vedere.

Laika è un cucciolo di pastore del caucaso. Ha un pelo così folto da ricordare un orso.
Con l’arrivo dell’estate, ha mostrato molta sofferenza: il giardino è tappezzato di buche che scava per trovare la frescura della terra profonda. Per evitare che scalzi anche le fondamenta della casa, mio padre ha trovato una soluzione. Una di suo metodo, sia chiaro.
Avete presente le forbici per tosare le pecore?
Ecco, avete capito.

Io non ho assistito allo scempio. E parlo di scempio perché non è che il taglio del pelo sia stato proprio preciso…diciamo che potrebbe somigliare molto a quei tagli che si fanno i bimbominkia, quelli che non si capisce mai se se li fanno da soli o vanno da un parrucchiere cieco e con problemi di tremori alle mani.
Oltre al pelo, tosato alla bell’e meglio, papà ha lasciato un tocco d’artista: la criniera.
L’ha tosata completamente tranne per la criniera e per la coda.
Cioè, capitemi, se entrate nel mio giardino, non troverete un cane corrervi incontro, bensì una specie di leone rabbioso! Ma voi non vi fossilizzate troppo: gambe in spalla e correte, il cucciolo morde!