Luogo: Ufficio Postale.
Premessa: Porto con me 5 buste da spedire con Raccomandata1,
un prodotto postale per cui è prevista, se richiesta, la fattura.
Il fatto:
Io: “Buongiorno Signora, devo fare queste raccomandate per
cui mi occorre la fattura”
Tizia: “La fattura?”
Io: “Sì, la fattura”
Io: “La fattura”
Tizia: “Ma cosa intende lei per fattura?”
Io: “….” Ma che me stai a pija pe’culo
Tizia: “….”
Io: “Le cosa intende per fattura?”
Tizia: “Aspè che chiedo!” annamo bene!
Tizia, girandosi verso la collega: “Lina, qua c’è una che
deve fare la fattura” detto come se avesse voluto dire che le stavo per fare la
cacca sulle scarpe.
Lina si alza e mi chiede: “Ma vuole la ricevuta fiscale o la
fattura?”
Io: “La fattura!” ommmioddio, sono su scherzi a parte!
Lina: “Ma lei cosa intende per fattura?”
Nel mentre tizia: “Eh, gliel’ho chiesto pure io!”
Io: “Di solito, almeno negli altri uffici postali in cui
sono stata, gli addetti allo sportello si scrivono i dati fiscali e il numero
di raccomandate fatte, dopo di che le Poste Italiane recapitano la fattura
relativa in ufficio”
Lina, girandosi verso Tizia: “Ah, vuole la fattura!”
Tizia: “Eh, sì, vuole la fattura”
Sì, voglio la fattura, cazzoooooo!
SIgh... Prova a fare una spedizione piego libri normale o piego libri raccomandata. Queste spedizioni esistono ma nessuno ne sa niente di niente.
RispondiEliminaCredo che sia anche peggio che cercare di farsi fare una fattura...
Fanstastiche!
RispondiEliminaWide
Negli uffici postali riesco a vedere spesso dei siparietti degni di una sit com!
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