
Sono mesi ormai che mi frulla per la testa l’idea di aprire un blog. Non per seguire la moda che lo vuole must del momento (è forse è già out?). E’ un desiderio diverso, un voglia di comunicare impellente. Un po’come quando si sta viaggiando in autostrada e, appena passata l’area di sosta, quando la successiva è distante un milione di chilometri, lo stomaco comincia a smucinare e a chiedervi di fermarvi. Così sento i miei pensieri riottosi. Li sento in piena agitazione. Vogliono uscire e palesarsi. Palesarsi a chi? Non saprei. Basterebbe scriverli su un muro ma il proprietario di casa non gradirebbe. Basterebbe scriverli su carta ma ho le mani così pigre da non riuscire a seguire il flusso dei miei pensieri. Solo le dita sono abbastanza agili da provarci. E quindi li scrivo qui. Alla mercé di chi passerà e li commenterà o di chi si limiterà a sbirciarli in silenzio. In ogni caso grazie a chi mi regalerà un minuto del suo tempo anche solo per aprire queste pagine, anche solo per il tempo di mugugnare: “porc..non è questo il sito che cercavo!”.
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