domenica 22 novembre 2009

Cronache dal mondo


Ok. Sono seduta. Sono tornata. Mi sono riposata abbastanza da poter riuscire a formulare qualche pensiero seppur accidentale ed accidentato. E' stata una settimana pesante, sia mentalmente che fisicamente.

Venerdì, quando mi sono svegliata all'alba per partire, ero uno straccio. Mi sono vestita solo per abitudine, ho legato i capelli per non dovermene preoccupare durante il giorno, ho litigato col mio corpo che ha reagito in malo modo e, caricata la borsa in spalla mi sono avviata in stazione. Al di là dell'attesa inaspettata a causa di un ritardo ferroviario, mi sono educatamente fermata ad attendere il mio treno, servendo da birillo per tutti gli affaccendati e frettolosi viaggiatori che si perdevano nel via vai quotidiano trascinandomi dietro di loro tra spallate più o meno involontarie. Ogni tanto mi diverto perversamente a giocare nel ruolo del pacco lasciato lì per caso.
Dopo circa 20 minuti il treno è arrivato e con esso la ressa per potervi salire. A che pro signori? il vostro posto è prenotato. Ossignur.
Il treno ha proceduto lento, macinando chilometri ed ore, portandosi dietro con sè i miei sensi intorpiditi dall'aria fredda che regnava presuntuosa. Ho approfittato del viaggio infinito per leggere...finalmente un po'di pace.
Sono arrivata a lavoro che era tardi. I tecnici erano ormai andati via quindi mi sono accontentata solo di un sopralluogo. Tutti mi guardavano in cagnesco, come se mi divertissi ad essere lì. Alla fine mi sono stufata di quell'astio e mi sono rinchiusa nel gelido box di lamiera. Io e il pc. E giù a digitare parole e numeri, le dita correvano agilissime sulla tastiera...e venne sera. E venne l'ora di rientrare alla base.
Alla stazione di L. non c'era quasi nessuno, solo qualche mendicante e qualche turista dall'aria sperduta. Un ragazzo mi ferma e mi chiede se gli do 50cent se in cambio mi fa accarezzare il suo cane. A me viene da ridere pensando a questa nuova forma di prostituzione canina.
Una ragazza di colore mi chiede dove sono i servizi igienici. Le rispondo un incerto "I don't know" e lei prende la mia incertezza come un non aver capito e mi imita il gesto di fare la pipì. A volte mi chiedo com'è che riesco a raccogliere questo safarà di individui.
Sul treno l'aria era calda. Mi accomodo al finestrino per godere della visione del mare notturno. Apro il mio libro e preparo i miei occhi ad immergersi nel piacere delle parole quando...
no, no ci posso credere. La logorroica. Una figura mitologica che ha la capacità di apparire quando meno vorresti. Ed era lì, seduta accanto a me, parbleu!
Devo escogitare qualcosa. La sua lingua mi colpisce veloce. Io rispondo a monosilabi e non scollo gli occhi dal libro sperando che capisca che non voglio parlare finchè non squilla il telefono. Allora mi gioco il jolly.
"Sì, ciao! sono uscita finalmente! sono fuori dal carcere!"
La logorroica rizza le orecchie, allibisce, si fa piccola piccola sul sedile e non mi rivolge più la parola. Pace.
Per farmi perdonare, arrivati a Roma, vedendola in difficoltà con la valigia insisto per aiutarla. Non voleva assolutamente. Alla fine non sapendo come fare accetta di farsi aiutare ma non mi perde d'occhio! Forse pensava che volessi rubargliela...
Figuriamoci. Sono esausta, la pelle bianco luna e gli occhi neri sotto cui porto due pesanti valigie. Cammino per inerzia ma ciononostante mi distinguo in una piccola impresa eroica che non è il caso di riportare. Finalmente imbocco la metro e mi faccio trascinare dal dondolio meccanico. Sono a casa.

6 commenti:

  1. Non è solo il resoconto di una giornata (del resto potrebbe, e non lo è, essere frutto di inventiva). E' una bella pagina, scritta con impegno, con la puntigliosa ricerca degli aggettivi e dei verbi, in alcuni momenti anche poetica.
    Oltre che ironica (non ti smentisci mai!).
    Uno scritto di largo respiro.
    Grazie, Dangerous,per avermi regalato un momento magico.
    Non dico che dovresti scrivere un libro, magari troppo impegnativo; perchè invece non provi con qualche giornale? Magari una collaborazione che non costi troppo tempo, all'inizio. O ti sconvolge l'idea di poter stravolgere la tua vita?
    MT

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  2. MT: grazie, hai sempre delle buone parole per me! Lo sai che mi piacerebbe davvero scrivere ma non saprei davvero da dove iniziare. Attendo suggerimenti. Ancora grazie!

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  3. Quando avevo la tua età, forse anche un po' più giovane, avevo anch'io desiderio di scrivere, pur non avendo le tue capacità. Feci un giro di telefonate alle redazioni dei quotidiani ponendo la domanda, pur non conoscendo nessuno nel campo: qualcosa era uscito fuori anche se si sarebbe trattato di collaborazioni del tutto gratuite al momento, ma era molto tempo fa'. Prova a fare la stessa cosa, anche se non porterà a niente, almeno comincerai a conoscere come funziona quel mondo.
    MT

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  4. MT: ci proverò, scrivo sempre con piacere e farlo gratuitamente non mi dispiacerebbe. Grazie tante!

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  5. dangerous, hai cancellato tu il mio commento?

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  6. widepeak: assolutamente! il blog non ha alcuna censura sui commenti.

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