lunedì 28 giugno 2010

Al calcio preferisco i calci

Ecco, lo so, sto per diventare antipatica ma, come cantava Caterina Caselli, la verità ti fa male lo so e visto che lo sappiamo tutti quanti tanto vale dirla: a me, delle partite, mondiali, provinciali o del cortile sotto casa, nunmenepofregàdimeno. Oh, l'ho detto. Ci sono tre motivi per cui non la cosa non m'interessa:
1) per me il calcio ha smesso di essere sport quando hanno cominciato ad alzate troppo il tiro dei compensi. Perchè un operaio si deve rompere la schiena per poche centinaia di euro, senza fisso mensile, mentre un giocatore deve essere strapagato per fare una cosa che gli piace? qualcuno risponderà che il giocatore è bravo, ha il tocco magico, la punta o soncazzoio cosa può avere un giocatore. La verità è che il calciatore professionista ha avuto culo, qualcuno si è accorto di lui e ci ha investito su. Un operaio tutt'al più può essere investito e basta.
2) il calcio blocca l'Italia e non è accolutamente giusto! Buon per te che puoi startene tranquillo a vedere la partita ma io devo lavorare, lo dici tu al mio capo (tra al'altro anche lui a casa a vedere la partita) che non mi servi perchè forse coso sta pe'fa gol?
3) non mi ricordo: l'ho dimenticato mentre scrivevo glia ltri due :-(

Avete provato a girare per gli uffici pubblici durante l'ultima partita del mondiale? io sì e ora vi racconto cos'è successo.
Dovendo andare al centro di Roma ho optato per l'uso del mezzo pubblico. Il fatto che abbia trovato parcheggio vicino la metro mi ha sorpreso, non pensavo d'avere tanta fortuna. E infatti non ce l'avevo: scesa dalla metro, il bus che doveva passare ogni ottominutiotto è passato dopo mezz'ora. Cosa volete che sia un rosolamento a fuoco lento sotto il sole  tra gli effluvi di asfalto fuso? mi sentivo come un polletto di rosticceria.
Arrivo finalmente all'Ente. Con dieci minuti di ritardo. Vado in portineria e consegno il documento per ottenere il pass. L'addetto mi dice di metterti all'ombra perchè ci sarà da aspettare un pochino perchè qualcuno sarebbe dovuto venire a prendermi. Bene. Premetto che avevo regolarissimo appuntamento datomi da un impiegato dell'Ente stesso. Il tempo passa e passa e passa. Ogni tanto mi giro verso la portineria con occhi supplichevoli. Di lì, poverino, l'addetto mi rassicura sempre sul fatto che sta sollecitando qualcuno  affinchè mi venga a prendere ma "...sa, prima la pausa pranzo, poi la partita...". Sgrunt. Ho un grosso, enorme, titanico SGRUNT disegnato sulla fronte.
Finalmente, dopo solo circa un'ora, arriva un tizio a prendermi.
"venga con me" e mi da le spalle
"buongiorno, eh!!!!" sibilo
"ah...sì, buongiorno, scusi per il ritardo" mi dice voltandosi appena
... ... ...
Mi accompagna in una stanza dove c'è Tiziogentile che mi saluta, mi da la documentazione e mi accompagna in un'altra stanza dove poterla esaminare. E si allontana.
Tempo 30 secondi e arriva Tizioincredulo che mi dice: "Quanto tempo pensa di metterci??? a che ora aveva appuntamento???"
"All'ora X"
"Ah! e come mai tutto questo ritardo???"
"Senta, io sono qui per lavorare. Sono arrivata in orario ma poi mi hanno piantonato giù in portineria ad aspettare per un'ora..."
"Un'ora? impossibile!"
Lo fulmino con lo sguardo e va via. Entra in una stanza adiacente e lo sento riferire la conversazione a Tiziostronzo che gli insinua che sto mentendo, che è impossibile!
A me cominciano a girare abbondantemente gli attributi che non ho di natura ma che mi erano cresciuti mentre aspettavo che mi ricevessero. Ritorna Tiziogentile e mi chiede se ho fatto. Preciso che nel frattempo erano passati 5 minuti al massimo e io dovevo esaminare un progetto, non l'ultimo fumetto di topolino.
Io stizzita gli riconsegno tutto. Gli dico che tanto vale farne a meno e che mi facesse la cortesia di chiamare in portineria e di chiedere l'ora di consegna del pass. Lui poverino cerca di abbozzare, mi dice di prendermi tutto il tempo che mi serve, che sicuramente c'è stato un equivoco.
L'unico equivoco però è sempre il solito: il fancazzismo!
Mi sono arrabbiata tantissimo perchè ho perso una marea di tempo per non riuscire a concludere nulla. Tra l'altro l'appuntamento mi era stato dato dall'Ente, se non volevano fattori di disturbo poteva dirlo subito! la prossima volta ci torno armata di vuvuzela!
Ah, da grande voglio diventare Brunetta!

2 commenti:

  1. oddio, non vorrei avvilirti ulteriormente, ma non credo che brunetta sia proprio l'uomo delle soluzioni geniali. per il resto siamo d'accordissimo, anche se confesso che io il pomeriggio che l'italia giocava sono riuscita a fare in pochissimo tempo un tragitto a/r in macchina al centro che mi avrebbe preso altrimenti ore e ore...

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  2. Wide: l'unico vantaggio della sindrome da mondiale è l'assenza di traffico pesante, quello è vero! Riguardo brunetta, ammetto che fa parte anche lui della massa, lo cito solo come clichè presunto dell'antifannulloni.

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