lunedì 25 ottobre 2010

Il ladro di merendine

Sono mesi che Rolling dice di essere a dieta. Dice che non può vedere i biscotti nemmeno da lontano, figurarsi le caramelle...
Accanto alla mia scrivania c'è sempre una bustina con della liquirizia. E sono mesi che continua a sparire...
Non sono stata così trucida da collegare immediatamente i due fatti. In fondo la mia stanza è più affollata di una metropolitana e non posso non immaginare che qualcuno mi rubi qualche caramellina ogni tanto. 

Complice il freddo, amo fare uno spuntino con un the caldo e un biscotto con farina di riso. Ne ho comprato un pacco enorme e l' ho messo a disposizione di chiunque ne volesse accanto alla macchinetta del caffè. Tutti hanno gridato di orrore alla vista dei biscotti! Qui sono tutti a dieta, almeno a parole. Ormai li conosco bene. A sentirli parlare sembrano neofiti di qualche pratica di digiuno ascetica, a vederli mangiare sembrano usciti da un film di Bud Spencer. Fatto sta che dopo i primi rimbrotti, i biscotti sono cominciati a sparire. Sfortunella di solito ne mangia al pomeriggio con la scusa "A pranzo non ho mangiato niiiente!"
Il capo in genere li arraffa furtivo "Ma porc...mannaggia ai biscotti, uff...so boni però...!"
Rolling invece "io non posso...no no, niente carboidrati e niente latticini..."
Fatto sta che i biscotti continuavano a sparire anche quando non erano presenti Sfortunella e il Capo. Complice il mio animo da Jessica Fletcher e la voglia di trovare un diversivo nelle giornate di lavoro, mi sono messa ad indagare. E fu così che...
Era un pomeriggio piovoso. L'aria pungente invitava a gozzovogliare con dolciumi e bevande calde. In ufficio vegetavamo solo Rolling ed io. 
Ad un tratto lei si alzò, passò accanto alla mia porta e mi disse:
"vado a farmi un caffè, lo vuoi?"
"Sì, grazie, adesso ti raggiungo"
"No no, stai lì, te lo porto alla scrivania!"
"...ok, grazie..."
la sentii andare di là, nello stanzino della gola. Attizzai l'orecchio e lo udii: dietro al rumoreggiare della macchina del caffè sentii distintamente l'accartocciarsi della busta dei biscotti. Scratatatafasch!
Sfruculiamento nella busta...strtttrtttstr
Riaccartocciamento della busta. Scratatatafasch.
Ritornò da me con un caffè fumante e un sorriso a 452 denti...e un nugolo di bricioline di biscotto sulla camicia. Fossi stata in CSI e avessi potuto analizzarne un campione avrei trovato sicuramente resti di farina di riso.
Non mi freghi donna.
Durante il pomeriggio il via vai verso la stanza dei dolci fu incessante. Una volta per un the, un paio di volte per bere, una volta per il bagno (nel passare di fronte la porta dello stanzino risuonava quatto quatto lo scratatatafasch della busta dei biscotti).
Cominciai a ridere sotto i baffi. Quando ritornò alla sua scrivania, le andai incontro con la busta dei biscotti e le dissi: 
"Ne vuoi?"
impallidì: "No no! Sono a dieta, niente carboidrati e latticini!"
ed io: "E dai, fattelo un biscotto!"
Sul suo broncio perenne si è aprì un sorriso: "Solo uno però!"

2 commenti:

  1. il mio ex collega lulli teneva le sue scorte nascoste dentro una cassettiera. poi quando scadevano le metteva a disposizione del resto dell'ufficio. dopo la prima volta che ho approfittato della sua "generosità" - con successivo mal di pancia - ho capito il perfido inganno! ;)

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  2. Perfido!!!! Chissà che non adotti la sua stessa tattica....
    ...impossibile, non sono mai riuscita a far scadere un pacco di dolciumi!

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