venerdì 8 ottobre 2010

Monnezza

Non mi soffermo sulle vittime. Non lo faccio mai. Odio quando la "collettività" osanna un morto piuttosto che un altro. Un morto è un morto, sia giovane o vecchio, uomo o donna, umano o animale. Questo penso di averlo già ampiamente chiarito qui e qui.
Detesto il sistema dei mass media che porta a pascolare greggi di pensieri sui campi che più gli aggradano. Si pensi al caso di questi giorni: Sara, finchè si pensava che fosse scappata di casa, era descritta come una pseudovelina che voleva lasciare la noia del paese, faceva la chattona e diceva d'avere ventanni. Ora che è morta è un angelo assunto in cielo. Amen. Sara come mille ancora.
Non do giudizio sulla vittima perchè non ho idea di chi sia stata veramente. So che già il suo essere vittima dovrebbe elevarla dal giro delle polemiche rituali.
Per quel che mi riguarda preferisco concentrarmi sul carnefice.
Mentre fino a qualche tempo fa l'omicida aveva almeno il buon senso di farsi i cazzi suoi, adesso preferisce diventare protagonista. Come dimenticare Alessi, il trucidatore del piccolo Tommy, che prima di essere preso esclamava commosso che: "I BAMBINI SONO ANGELI !! " "I BAMBINI NON SI TOCCANO !! " Come ieri anche oggi, Michele Misseri, lo stupratore necrofilo: "...era come una figlia per me!"
Attorno agli assassini si crea una rete di omertà vera o presunta o insita o inconscia o come cazzo piace giustificarla:

‎"Se dovessi escludere una persona io escluderei proprio mio cognato, lui non c'entra niente". 
"Mio padre è sincero, mi dispiace che sia strato lui a trovare il cellulare di Sara, perchè pensiamo alla malignità della gente, mi dispiace perchè fra tutti quelli che lo potevano trovare l'ha trovato proprio lui". Perchè la gente dovrebbe malignare? ...così com'è costruita la frase da l'impressione di qualcuno che cerchi di mettere le mani avanti (agli occhi?)
C'è da dire che oltre al carnefice che agisce effettivamente ce ne sono tanti altri che trucidano gli eventi. I mass media, per fare un esempio: dopo aver smontato la privacy di una ragazzina, averla messa in bocca a chiunque con maliziose supposizioni, si affannano ora a raccogliere lo scoop. 
Sinceramente provo schifo. Schifo per la talpa tra le forze dell'ordine che, invece di comunicare ai familiari la notizia, ha preferito anticipare la notizia in diretta televisiva. Schifo per la conduttrice di "Chi l'ha visto? " di cui non conosco il nome e preferisco continuare ad ignorarlo, che invece di mettersi una mano sulla coscienza si è pettinata tutto quel pelo sullo stomaco facendosi il suo scoop ed elevando il picco d'ascolto - ecco, ora salici sul quel picco e buttati. Schifo per il fratello tanto adorato della vittima che si è complimentato coi giornalisti per essere stati i primi a raccogliere la sua intervista. Bravo bimbominkia chissà che questa vicenda non ti faccia diventare un VIP (vero imbecille patentato). Schifo per tutto e ancora di più quello che gira attorno alle tragedie. Ogni notizia vale solo per l'incidenza che può avere sull'opinione pubblica. Non c'è più nulla di umano in quel che ci circonda, le esistenze si riducono alla ricerca di un attimo di celebrità in HD.
Io non ci sto. 'fanculo.

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