lunedì 13 febbraio 2012

Anche io la posso fare in piedi



Dopo aver letto l’exploit di Giovanardi sull’analogia tra un bacio e una pipì per strada,
dopo aver riflettuto su quale trauma infantile lo abbia condotto a tale riflessione,
dopo aver osservato un minuto di silenzio per la sua sfera psicosessuale,
ho digitato su google “pipì per strada” (si vede che fa freddo e passo la pausa pranzo incollata al pc?) e ho trovato sta roba qua:
per la donna pratica e moderna facile da usare, comodo da conservare. sempre pronto nella borsetta o nello zaino, igienico: niente più batteri dalla tavoletta del wc!
Un aggeggio che non può mancare nella borsetta di una femmina lavoratrice, sempre in giro come me! Finalmente anche io potrò fare la pipì in piedi! Mai più la frustrazione in cantiere, dove, in assenza di un wc chimico anticandida, gli operai si appoggiano al muro del piscio mentre io devo legarmi la vescica col doppio nodo! Finalmente anche io potrò liberarmi del mio acido urico in eccesso!
Già immagino la scena: un muro e qualche operaio di spalle che si riproduce in un getto di ammoniaca casareccia. Mi avvicino, apro la patta dei calzoni, affaccio la patonza e tiro fuori il mio pistolotto di plastica…
Chissà se esiste l’invidia del pene anche per le protesi…
Chissà se ci sfideremo a chi la fa più lontano…
Chissà…

1 commento:

  1. che gioia vivere in un paese dove non mancano stimoli alla riflessione su quanto possa essere vasta l'idiozia...

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