venerdì 15 aprile 2011

Sfogliando piastrelle come petali di un fiore

Quando in tv sento parlare dell’orologio biologico che tante donne si sentono ticchettare dentro, penso che, nel mio caso, il suono è qualcosa di correlato più al timer del forno che a una voglia di maternità.

Mi piacciono i bambini…quelli degli altri.

Quando per strada incontro un giovane adolescente medio, una figura mitologica parte emo, parte truzzo e parte bimbominkia, inorridisco all’idea di poter avere un figlio così. Già lo sento: “A ma, scangia du sacchi che devo annà a pija na piskelletta!”

Mio figlio non sarà così. Vestirà tenendosi le mutande ben nascoste nei pantaloni, non si farà foto nei cessi pensando di essere figo, non porterà i capelli pettinati come gli altri di solito si pettinano nelle mutande… Sarà sensibile e colto, utilizzerà la kappa solo per le parole come kiwi e Kiwu (di cui conoscerà le sventure), sarà in grado di parlare senza bestemmiare e senza sputare per terra, soprattutto sarà in grado di parlare utilizzando concetti logici. Saprà la differenza tra una donna incinta e una in-cinta, che l’unica cinta che conosco io, tolto l’accessorio, è una scrofa senese.

Insomma sarà un emarginato sociale.

Ma non è di questo che volevo parlarvi oggi.

Sono due giorni che i miei ormoni non stanno bene – non che prima funzionassero meglio, eh!

Sarà la primavera, la soglia dei 30 anni o qualche rimasuglio di femminilità che ancora mi è rimasto ma mi sento portata verso l’Ammmore, quello civettuolo e farfallone!

Esco di casa addirittura con l’eyeliner! Ho le unghie parzialmente smaltate
- e non starò qui a sottolineare che quando il capo mi ha visto le unghie ha esclamato: “che hai fatto alle mani? Ti sei pestata le dita?” –
lascio i capelli sciolti ma pettinati e non indomiti come di solito accade.

Al telefono ogni voce mi sembra suadente, anche quella del vecchio fabbro che in confronto Shrek sembra Rauol Bova. In tv guardo con bramosia Gerry Scotti e Flavio Insinua facendo pensieri peccaminosi. Insomma, primavera o no, credo di essere stata colpita dalla freccia di un Cupido distratto.
Vado in giro dando amore, lo darei a tutti!

Virtualmente parlando.

To be continued….

2 commenti:

  1. bei momenti, vuol dire che l'organismo ancora funziona. e te lo dice una a cui per l'appunto non funziona da un pezzo...

    RispondiElimina
  2. wide: le cose che scrivi non sono certo i pensieri di una che non funziona :-*

    RispondiElimina