mercoledì 2 settembre 2009

T. come Terremoto

L'aveva conosciuta per caso eppure avevano tante cose in comune, in particolare lo stesso percorso tortuoso che sembrava non riuscire mai ad arrivare ad un traguardo.
Inizialmente la guardava titubante, non riusciva a capire se le piacesse o no. Il classico effetto che le provocavano le persone troppo spontanee, troppo allegre. Come se non riuscisse a concepire che una persona potesse essere davvero così.
Il loro rapporto si sviluppò per lo più a distanza, attraverso tante pagine scritte. Le poche volte che la sentiva telefonicamente la percepiva sempre allegra, sempre fiera, sempre forte. Ma poi c'era quello che scriveva e quello che le si leggeva negli occhi ogni qualvolta la vedeva. Alla fine capì.

Si può essere roccia per tutti e conservare dentro di sè tante difficoltà.
Ammiro il tuo essere forte, il tuo affrontare la vita a testa alta. E resto affascinata dalla dolcezza con cui pian piano ti apri e tiri fuori le tue paure ed incertezze. Mai una volta ti ho sentito percepirti inferiore a qualcun altro.E' questo che ti fa grande. Sei speciale.

3 commenti:

  1. Eccoti!
    Ti lascio un saluto e cerco di leggerti un pò ogni giorno.
    Baci
    Maria (Luce)

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  2. Anche tu sei così?
    Da quello che scrivi sei forte e ironica, ma se
    guardassi i tuoi occhi?
    Anche tu sei roccia per gli altri e conservi tante difficoltà dentro te stessa?

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  3. Maria: grazie, sei sempre un sostegno!

    Fagiolo del sole: mind your own business!!!!

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