domenica 11 ottobre 2009

1+1=0



Due mesi fa: lei ha 24 anni, lui 25. Hanno un avuto un bambino 6 mesi prima. Ha appena imparato a dire papà. Lui un giorno esce di casa per fare un giro. E non torna più. Lascia la sua vita su una striscia d'asfalto.
Due giorni fa: lei 47 anni, ha avuto una vita molto sfortunata fatta di una serie di bocconi amari da ingoiare. Sette anni fa incontra lui, 48 anni, e nasce l'Amore. Tra qualche giorno sarà pronta la casa in cui abiteranno con la loro enorme famiglia allargata e l'anno prossimo si sposeranno. O forse no.
Un malore improvviso, il ricovero, operato d'urgenza per rimuovere 9 cm di tumore al cervello. Ma non basta. Le radici del mostro sono ancora ancorate alla sua vita e se la succhieranno pian piano nel giro di un anno.
Come si sopporta un dolore che nasce così all'improvviso? Io non riesco a concepirlo.
E' un giorno come un altro, ti alzi, gli parli. Si decide cosa fare durante il giorno, si programma il weekend. E poi un fulmine intempestivo cancella tutto. Come se le nostre vite fossero un fumetto disegnato a matita, pronto per essere modificato o cancellato.
Al di là del dolore, è questa "imprevedibilità", ques'istantaneo potere che ha il destino di sconvolgerti la vita a lasciarmi basita.
Mi sento come se qualcuno volesse convincermi che dopo millenni di matematica, all'improvvisto, 1+1 smetta di far due e cominci ad esser zero. Non può essere! E' impossibile!

1+1= 1+ sqrt (1) =  1+ sqrt(-1x-1) = 1+ (ixi) = 1+ (-1)=0

3 commenti:

  1. Dal giorno in cui mi sposai (avevo i tuoi anni) e per una decina d'anni almeno, ho avuto paura di morire, terrore che potesse succedere qualcosa di terribile e improvviso alla mia cerchia di affetti. Ne parlai con il mio medico di famiglia, poichè di queste cose così intime e profonde non mi sentivo di parlare con alcun altro (non avevo certo un blog, anzi neanche un pc!). Lui mi confortò spiegandomi che, secondo lui, io avevo paura della felicità. Ebbene, sì, pensandoci mi resi conto di aver paura di perdere tutto il mio mondo, l'affetto, l'amore, la fiducia, la tenerezza che mi circondava.
    Avere capito mi ha aiutato non dico a dimenticare la paura, ma almeno a pensarci di meno, relegarla nel fondo del mio animo, sempre presente come una compagna di scuola antipatica ma sopportabile.
    Con il passare del tempo poi, considerato che la mia vita continuava a trascorrere normalmente, tra alti e bassi ma comunque in modo abbastanza tranquillo, mi sono detta: se continuo a pensare alla morte rischio di non apprezzare ciò che la vita oggi di buono mi regala. La fine della nostra vita è scontata, non siamo eterni, tanto vale che io apprezzi i piccoli e grandi doni che mi vengono elargiti senza domandare altro su eventi possibili futuri.
    Quando è avvenuta la morte di mia mamma, non preannunciata anche se anziana, ho sentito un dolore enorme e un grosso senso di abbandono. Anche ora quando penso a lei, molto spesso ti assicuro, la rivedo mentre mi aspettava sul balcone di casa sua e mi chiamava per nome. Ma la vita ti prende, c'è il lavoro, c'è da fare la spesa, cucinare, mettere la lavatrice, accompagnare i figli..... e piano piano il dolore diventa meno cocente, si addolcisce, lo accetti. Pur senza rinnegare niente.
    Scusa il mio modo arruffato di scrivere, oggi è un giorno ..no!
    Cari saluti.
    MT

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  2. Ho letto per caso che avevi un blog e quando sono entrata a curiosare ho trovato questo racconto.
    Anche per me è stato così, 23 anni una bella casa, un ragazzo dolcissimo, l'affetto di mamma e papà due persone meravigliose ..... un pomeriggio che non dimenticherò mai che mi ha portato via la mia casa, i miei genitori e la mia giovinezza.
    Ho vissuto e vivo tuttora in una sorta di allerta perenne, come se tutto quello che ho possa sparire da un momento all'altro, alterno periodi tranquilli a periodi di grande confusione.
    Ho due bimbi, un marito stupendo e una casa ricostruita esattamente dov'era quella di prima.... durerà?
    Non lo so, lo spero adesso però ho imparato a vivere alla giornata, non passa giorno che non saluti i miei bimbi quando vanno all'asilo o a scuola con un bacio e lo stesso con mio marito.
    Non ho arrabbiature o problemi in sospeso perchè adesso ci sono ma tra due minuti?

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  3. MT: grazie per le tue parole, il dolore, la mancanza, la perdita mi spaventano da sempre. Per questo non riesco a legare molto con le persone, parto sempre con gli scudi alzati.

    Anonimo (anche se credo di aver capito chi sei): quello che hai passato lo ricordo benissimo perchè da quando l'ho letto mi si è scolpito dentro. Come si fa ad accettare una cosa che accade così. Non riesco a concepirlo nè come intensità di dolore nè come logica di eventi.

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