venerdì 9 ottobre 2009

Peace & love

Non sono assolutamente preparata sul mondo politico ed economico che mi circonda. Tutto quel che so lo apprendo dalla radio, da internet e da poca tv. Inoltre non ho una spiccata intelligenza in ambito socio-politico e di sicuro non mi intendo di premi di Nobel. Anche perchè l'unico riconoscimento assegnatomi è stato un diploma di disegno quando avevo 7 anni. Tralascio il fatto che per consegnarmi questo diploma volessero appiopparmi un'enciclopedia e mio padre con la diplomazia di un caterpillar cacciò via tutti, diploma incluso.
Non me ne intendo assolutamente e le mie sono parole profane ma non riesco ad esimermi dal dire che i miei due neuroni cozzano un po' tra il concetto di pace e l'idea di un giovane di grandi speranze che non incontra il Dalai Lama per evitare problemi con la Cina. Io non ce l'ho con nessuno ma mi sembra un un'associazione un po' ardita.
Come direbbe mia nonna, l'ignorantità è una brutta bestia.


5 commenti:

  1. Sono d'accordo. Dare il Nobel per la Pace al presidente del paese che più di tutti influenza il pianeta è quantomeno un azzardo, considerando che è in carica da meno di un anno. Ma si sa, è già da qualche anno che i Nobel per la Pace e la Letteratura vengono assegnati con criteri a dir poco "peregrini". Sono molto più affidabili i Nobel scientifici (Fisica, Chimica e Medicina), per prenderlo sicuramente si deve aver fatto qualcosa di importante, misurabile con criteri oggettivi facilmente comprensibili a tutti.

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  2. A me sembra di più un Nobel alla ....speranza di pace!
    MT

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  3. fagiolone: onestamente non conosco i criteri con cui vengano assegnati i premi in questione, sarebbe interessante conoscerli. Sarebbe interessante anche conoscere chi sono i candidati a ricevere tale premio.

    MT: ammetto di aver posto anche io tante speranze nel giovane bello e abbronzato oggetto del post. Finora però ne sono stata un po' delusa. A parte la sua proposta di rendere pubblica l'assistenza sanitaria (cosa che credo gli sia stata bocciata), è sparito ogni accenno al ritiro delle truppe ce presidiano i luoghi di guerra cosa che era al primo posto del suo programma politico.
    E vabbè, diamogli tempo...
    Ora, però, mi ha colpito molto negativamente il suo atteggiamento nei confronti del Dalai Lama. E' come se sessant'anni fa qualcuno si fosse rifiutato di accogliere un ebreo per paura delle reazioni della germania hitleriana...(uhm...)

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  4. Si, 'sta cosa del Dalai Lama ha colpito negativamente anche me! Chissà, accordi e bilanciamenti fra Cina, America e ex-Unione Sovietica, anche a proposito delle guerre in atto.....
    Ma comunque non lo giustifico!!!
    MT

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