martedì 23 febbraio 2010

Aria nuova

Oggi sembra una giornata tranquilla. "Sembra" perchè quando meno te lo aspetti accade qualcosa.
L'aria è tiepida e la finestra spalancata. Le finestre di questa prigione sono molto alte e non riesco a vedere fuori. Non mi accorgo mai se fuori piove o c'è il sole. Oggi però c'è vento, lo avverto dal sollevarsi leggero delle scartoffie sugli scaffali più alti a contatto con la parte aperta di questa finestra irraggiungibile. I termosifoni sono spenti ma non fa freddo, l'aria finalmente si riossigena dopo i giorni di sapore viziato di cui ho abusato.
Il telefono squilla sporadicamente: le solite urgenze impellenti e improrograbili che, chissà perchè, si risvegliano sempre all'ultimo minuto. Se fossi la protagonista di una serie americana sarei la tizia che si occupa di trovare le soluzioni ad ogni genere di problema. Tutti contano su di me tranne me stessa. Che poi io me lo chiedo seriamente perchè riesca ad applicarmi e a risolvere i problemi degli altri mentre i miei li accumulo e li faccio evaporare per disperazione. A volte la vita è strana, ci rende tutto e niente.

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