lunedì 19 aprile 2010

Pensieri mal digeriti

Mentre la terra ci manda segnali più o meno evidenti della sua (in)sofferenza, siamo tutti pronti alla gara di solidarietà.
E quando parlo di gara mi riferisco proprio ad un'attività agonistica con tanto di vincitore risultante. In Tv è un fiorire di raccolta fondi, le trasmissioni si boicottano a vicenda con l'intento di risultare vincitrici nella raccolta solidale. Su Facebook ogni secondo viene prodotto un link di beneficenza e tutti lì a cliccare "mi piace" per mettersi la coscienza a posto. In radio passano appelli accorati per l'invio di un sms di solidarietà! E tutti in fila a far finta d'aver aderito perchè, si sa, far credere di averlo fatto e pubblicizzarlo è più efficace del farlo davvero e mantenerlo in silenzio. E' finito il tempo in cui il benefattore era il tipico gentiluomo che preferiva mantenere l'anonimato...
Ma è proprio grazie a questa ostentata idea di beneficenza che mi sono accorta di una cosa. Chissà se l'avete notato anche voi. C'è stato lo tsunami, ricordate? e giù via di sms per la ricostruzione. C'è stato il terremoto a L'Aquila e via a mandare generi di ogni tipo per il sostegno. Ci sono stati altri terremoti e altri tsunami e altre tragedie: il tam tam di solidarietà partiva all'istante tranne che per...
ve lo ricordate che la settimana scorsa c'è stato un terremoto in cina? una cosa come 600 o 700 morti a seconda dell'edizione del Tg che ascoltavate (si sa che i morti si contano a centinaia). Qualcuno ha sentito anche solo un accenno di idea di solidarietà verso la popolazione colpita? Se c'è qualcuno me lo dica che io sono convinta che non si sia fatto nulla per i cinesi. Toglietemi dalla testa, vi prego,  la convinzione che anche la solidarietà sia un fenome di massa sociopolitico.

1 commento:

  1. Hai ragione. Dopo ogni catastrofe "la macchina della solidarietà si mette in moto" (come dicono nei tiggì)...ma solo per qualche disastro, quelli che secondo chi decide hanno diritto a più visibilità. le catastrofi durano al massimo una settimana, secondo i giornali e i telegiornali e poi? che succede dopo? bhò.

    ...che schifo si può dire?

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