martedì 1 giugno 2010

Dente per_dente



Sono stata dal dentista, sì proprio lui. 



Mi ha accolto nella stanza in cui è uso infiggere dolore alle sue vittim...ehm, pazienti. 
In sottofondo un suono straziante di violini. Un cosa così fastidiosa da portarti ad implorarlo  di operarti senza anestesia. Mi accomodo sulla sedia e mi guardo attorno: sulle pareti riproduzioni delle opere più ambigue di Antonio Bueno. Una di queste è l'immagine qui a fianco. Promette bene, vero?
"Apra la bocca"
La apro. Per poterla richiudere solo un'ora dopo.
Si dice che in punto di morte si riveda la propria vita. Io in quell'ora non l'ho vista solo una volta, ho fatto in tempo a darci anche una ripassata!
Dopo la prima mezz'ora i muscoli delle mandibole erano così indolenziti che avevo paura di mordergli un dito a causa di una contrazione improvvisa. Tre quarti d'ora non avevo più paura. Ero proprio speranzosa di riuscire a dargli un morso!
Alla fine dell'amba aradan avevo un dente così pieno di ceramica che mancava solo la scritta Pozzi-ginori,  portafoglio più sgonfio e lui tronfio del buon lavoro fatto.
Sono tornata a casa con due labbra così gonfie che sembravo l'incrocio da Moira Orfei e Nina Moric. Incluso nel prezzo anche l'operazione di refill delle labbra! Che culo, ve'?



2 commenti:

  1. Fai come me,passa all'implantologia ossea.Dolorino?Dente nuovo!Vedrai che ridere:)Consigliatissimo a buongustai vanitosi.

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  2. Lanza: il tuo tono mi inquieta, non credo mi consiglierò mai in futuro con te sulle cure dentistiche ;-)

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