giovedì 6 gennaio 2011

A.A.Accattavillo!

Neuroni in attività
Nel mentre che mi concedevo una pausa dalla penosa ricerca di una nuova casa (per chi se lo fosse perso devo sloggiare in breve tempo dalla mia attuale dimora in quanto venduta all’asta a causa del tracollo finanziario del mio padrone di casa, paceallanimasua) godendomi, nel dopo doccia, un auto massaggio con una deliziosa crema per il corpo vaniglia e mirra, mi è venuta un’idea geniale su come arricchirmi e comprare finalmente una casa che sia mia e mia soltanto, finchè banca non ci separi. 
Già durante la doccia il mio pensiero era andato al fatto che la Cortellesi si cucca 65mila eurini per ogni puntata di zelig, una roba che gli schiavoratori come me se la sognano. Pensare agli anni sui libri, le fatiche sul lavoro per uno stipendio stile Caritas mentre a qualcuno, Cortellesi a prescindere, va così bene che sfrutta le pirlate che gli vengono in mente per far soldi. Insomma, non sono stata lungimirante: invece di sgobbare potevo continuare a fare la cazzarona così avrei avuto qualche chance come comica, opinionista o soncazzoio quello che fanno i vip. 
Per uscire dal club dei lavoratori forzati, dovevo trovare un’idea. Avete presente quelle invenzioni che vanno per la maggiore, che sono delle cazzate pazzesche ma su cui qualcuno ha investito e ha fatto fortuna? Tanto per dirne qualcuna: le suonerie oscene dei cellulari. Se qualcuno vi avesse detto che il vostro cellulare avrebbe potuto scoreggiare invece di trillare non ci avreste creduto. Qualcuno l’ha fatto e qualcun altro se l’è comprata. 
Il segreto è questo. Trovare l’idea, il sistema della svolta. Per fare soldi ci sono due chance: 1) partire da un piccolo capitale e farlo crescere; 2) partire da zero e fare il miracolo. 
Io parto dall'opzione n. 2. Devo quindi sfruttare qualcosa di me che sia gratuita e sfruttarla affichè produca. Ho pensato a ciò: 
  1. La patata. No, sono troppo fuori mercato. Alla mia età ci sono patate che hanno già 15 anni di attività. Inoltre, dopo aver condiviso casa con una ragazza omosessuale, ho scoperto che non tutte le patate sono uguali. Per fare successo ce la devi avere eccezionale, minimo minimo deve essere orizzontale. Io ho solo una patata del tipo comune, niente da fare. 
  2. Il culo. Anche con questo sono fuori mercato. Agli uomini piacciono le sise che stanno in un flute e il culo a mandolino da tenersi in una mano. Io ho un culo a tre piazze...e ho detto tutto.
  3. Le sise. Qui ho tanta roba, pure troppa. Purtroppo al giorno d’oggi, per colpa della chirurgia plastica, c’è molta concorrenza. E’ vero che molti uomini cercano ancora la sisa genuina ma vuoi mettere l’idea del pungiball con una sisa di plastica??? Niente da fare anche qui. 
Finchè l’idea. 
Qual è quella cosa che ho in abbondanza, florida e rigogliosa?? No, non è la panza. Da donna mediterranea e verace come solo le cozze sanno esserlo, sono i peli! Forti, scuri, resistenti agli strappi, con ricrescita rapida! Il sogno di ogni calvo! 
Un calvo dopo il
 trapiantodai miei stinchi
Di qui la trovata: trapiantare la pelle dei miei stinchi pelosi sul cranio di qualche ipocapelluto e viceversa! 
Io mi troverei con delle gambe lisce lisce per sempre e loro con una chioma folta e resistente da mandare in rovina Cesare Ragazzi! Basta coi toupè posticci stile patata arruffata! Basta al riporto dai peli a partire dall’ascella! Rimedio alla calvizie per sempre! Garantisco ricrescita rapida, folta e resistente. 

A.A.Accattavillo!

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