martedì 25 gennaio 2011

Cronaca di una morte annunciata

L’ultima casa che ho visionato non era la peggiore di tutte ma è riuscita a riempirmi di sconforto.
Già che la casa era situata al 4° piano aveva un che di sinistro considerando che il palazzo aveva solo 3 piani. Qualcosa nella mia mente matematica non quadrava.
Arrivo al 3° piano con l’ascensore e mi ritrovo di fronte due rampe di scale. Comincio a salirle. Ogni gradino un dubbio. Si apre la porta e mi accingo ad entrare quando…
“Attenzione!”
Sotto di me il vuoto.
Di fronte la porta si poteva ammirare un pianerottolo di circa un metro quadro oltre cui vi era un dislivello di circa 1.2 ml. Non c’era balausta. Sulla sinistra, a 90°,  partiva una stretta scala che portava al piano effettivo dell’appartamento. Ho immaginato il mio rientro a casa dopo una giornata di lavoro: furiosa, distratta e con la grazia di un elefante. Figurarsi se dovessi ricordarmi di svoltare subito a sinistra appena aperta la porta di casa! Minimo minimo ruzzolerei oltre il piano in una caduta rocambolesca di quelle che poi qualche amico cretino piazza su youtube e diventi la celebrità di internet. Tzè.
Visito l’appartamento. Tutto sommato è carino e funzionale se non che si tratta del solito sottotetto. Sul letto si apre una finestrella che dovrebbe dar luce alla stanza. Essendo proprio al di sotto della falda del tetto, stando straiati, la finestrella sarebbe approssimativamente a circa 50cm dal volto. Ma ve lo immaginate?
…E’ una notte buia e tempestosa. Io sono a letto insonne. Gli occhi sbarrati guarderebbero il soffitto se non fosse che di fronte a me si apre una finestra small size. Guardo la pioggia cadere e i lampi saettare in una fulminate pericolosità quando…
All’improvviso…
Una macchia scura simile ad un volto si spiaccica sul vetro!
Terrorizzata svengo e muoio in un tutt’uno, così velocemente che Morfeo e Thanatos saranno costretti a giocarsi a dadi la mia sorte.
Solo grazie alla squadra di CSI, si scoprirà che morii d’infarto per un curioso caso di iperfantasiosità  a causa di quella merda d’uccello spiaccicatasi all’improvviso sul vetro.
Il tutto per la modica cifra di 900€ più le spese.

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