sabato 12 febbraio 2011

Chissà perchè capitano tutte a me.

In questi giorni ne sono successe di cotte e di crude. Spero di ricordarmele tutte nei giorni a venire in modo da potervele raccontare. Prima, però, vi devo proprio dire di oggi. Sapete bene che devo lasciare casa a brevissimo e quindi sono in piena ricerca. Me ne sono capitate di tutti i colori ma la speranza, si sa, è l’ultima a morire, il mese sta per terminare e la vita sotto un ponte non fa per me. Pertanto, fiduciosa, sfoglio ancora giornali, virtuali e non, alla ricerca di una casetta.
Dopo l’omino incazzato che mi ha trattato bruscamente perché, nel varcare il cancello di casa sua COMPLETAMENTE AL BUIO, mi sono diretta verso un portoncino illuminato e non in un sottoscala buio dove lui mi attendeva (venirmi incontro, no eh?), c’è stata la casa senza letto e quella con i mobili virtuali in cui la padrona di casa diceva “immagina qui la cucina in wenghè, qui un delizioso divanetto in pelle, ecc.” (sebbene i mobili fossero virtuali, i soldoni dovevano essere reali).
Oggi, però, credo di aver raggiunto l’apice della fetenzia. Già l’appuntamento è stato insolito: invece di darmi l’indirizzo della casa, mi ha dato appuntamento in una piazza dove, mi ha detto, si sarebbe fatto trovare e mi avrebbe indicato la strada …mmm… Arrivo in piazza e lui non c’è. Arriva 15 minuti dopo su una moto nera, tutto vestito di nero, tutto bardato con tanto di zainetto nero e anfibiacci neri che manco nei raduni delle Harley Davidson si vedono esemplari così. Vabbè, lo seguo.
Arriviamo e non trova la chiave di casa. Alla fine apre il cancello e mi dice:
“però tu non passerai di qua, questa è l’entrata ufficiale”
“Ah, vabbè…” sono molto loquace quando le cose non mi tornano.
Entriamo e trovo di fronte a me un fazzoletto di giardino (lui dirà 2000mq ma era un'emerita cazzata) pieno di bustone dell’immondizia…
Vabbè, li toglierà…spero…
Giriamo dietro la casa…un mucchio di ferri vecchi, una carriola a terra tutta arrugginita, fil di ferro in mezzo alla fratte e fratte in mezzo all’immondizia… Faccio finta di nulla, anche se mi viene da ridere.
Dietro la casa ufficiale c’è quella ufficiosa, quella che toccherebbe a  me. Il portoncino tutto scorticato e le persiane scorticciate non preannunciano nulla di buono. Aperta la porta, ho sgranato gli occhi per
L’orrore
Lo schifo
Lo sporco
“Sa è disabitata da due anni”
“Chissà perché…”
“Eh?”
“Nel senso che è grande…eh, strano che non l’abbia presa nessuno!” (nella mia testa un coro di "a buciardaaa")
Era tutto sottosopra come se ci fossero stati dei ladri, tutto sporco, senza corrente tanto che non si poteva nemmeno accendere la luce! Solo per pulire tutto bisognerebbe arruolare un esercito, altro che monnezza a Napoli!
Il divano era coperto da uno spesso strato di polvere che, mista all’umidità dell’ambiente, aveva formato una fanghiglia maleodorante. Mobili rotti ed accatastati rendeva lugubre l’ambiente. Sono uscita frettolosamente, mi veniva di ridere non so bene se per l’assurdità del sito o per una crisi di nervi.
Il colmo è stato quando lui ha detto: “Io verrei qui di tanto in tanto, solo per un paio d’ore...” strizzando un occhiolino perverso. Eccerto, ce manca solo che me porti qualche mignotta! Stammi bene!
Salita in macchina, il partire è stato un tutt’uno!
E ja, mo’basta!

2 commenti:

  1. oddio. trovare casa è difficile ma nel tuo caso è surreale! in bocca al lupo, di cuore...

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  2. Mi rendo conto che dovrei fare delle foto. Certe situazioni sono al limite dell'assurdo ma giuro che sono vere! Quai quasi posto pure l'annuncio con tanto di numero di telefono così chi vuole può ripetere la mia stessa esperienza! fatevi avanti temerari!

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