domenica 3 luglio 2011

Lo strano caso del Dottor Shrek e del signor Hulk

Ufficio Postale. Caldo afoso. Folla in attesa, nervosismo palpabile:  donne che si sventolano con qualsiasi foglio capiti a tiro,  uomini che sbuffano giocando col cellulare, donne anziane che borbottano interrottamente. In sottofondo il ronzio pigro di un condizionatore di scarsa capacità condizionante.
Ho il numero P174. Devo spedire 4 raccomandate.
Allo sportello chiamano il P173.
Non si presenta nessuno. Nessuno si muove o da cenni di vita.
L’addetto aspetta qualche secondo. Prima che chiami il numero successivo mi avvio  allo sportello.
Non si alza nessuno. Nessuno si muove.
E’ il mio turno. Faccio la prima raccomandata, la seconda e quindi comincia la procedura per espletare la terza quando…
“Aho, ce stavo io! So’ 173!”
L’addetto alza gli occhi pigramente: “Ora c’è la signora, ho chiamato e non è venuto nessuno”
Buzzurro insistente: “E che vor di? Ce stavo io! Guarda quanta robbba cià da fa questa!”
L’addetto alterato: “Un minuto e abbiamo finito!”
Il buzzurro incazzato girandosi verso la folla in cerca di appoggio: “Anvedi questa che me passa pure davanti!”
Io, inviperita, senza nemmeno voltarmi: “Non sono passata davanti a nessuno! Hanno chiamato il mio numero e quindi ora ci sono io!”
L’addetto fa un gesto con la testa come a dire “non rispondergli proprio”
Il buzzurro insistente: “io c’ho pure mia figlia in ospedale!”
Eccerto, e a me m’è morto er gatto.


Fortuna vuole che io sia molto paziente e non giri armata altrimenti risolverei ogni problema di sovrappopolamento.

Dio dammi sempre la pazienza che se mi dai la forza faccio ‘na strage.

3 commenti:

  1. Peccato che all'ospedale non ci stava lui, ma per davvero e non solo tanto per dire. Che pirla.

    ImpiegataSclerata

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  2. Ciao, mi chiamo Sergio, Bologna provincia... Non c'è modo di contattarti in privato? Spero a presto, un saluto...

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  3. Puoi scrivermi qui: mitroviqui@excite.it

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