domenica 18 settembre 2011

Ce la posso fare.

Ho iniziato il corso prematrimoniale. Non mi sarei mai aspettata di trovare così tante persone: eravamo circa in 30 e c’è stata la gara per accaparrarsi le sedie. Di fronte a noi due sacerdoti e 4 coppie di "civili" pronti a portare la propria esperienza, una specie di plotone di esecuzione. Una di queste coppie professava di avere ben 8 figli.
Appena lo hanno detto ho iniziato a ridere. Poi si sono guarda attorno e mi sono accorta che ridevo solo io. Timidamente ho detto sottovoce “Pensavo fosse una battuta” e mi sono ritirata al mio posto piccola piccola come una merdina di piccione.
L’incontro è durato due ore. Due lunghissime ore.
Quando il prete ha detto: “vediamo a chi posso fare la prima domanda…” tutti hanno abbassato il capo. Le donne hanno cominciato freneticamente, tutte, a cercare qualcosa nella borsa. Gli uomini facevano finta di controllarsi le tasche, come se si fossero ricordati all’improvviso che qualcosa gli andava a fuoco nei pantaloni. Insomma, un po’ come a scuola quando il professore dice che deve interrogare: tutti a viso basso a ravanare nello zaino pur di non incrociare lo sguardo della Santa Inquisizione.
La domanda è stata: “Perché volete sposarvi in Chiesa?”
Ad uno ad uno, col copia-incolla, abbiamo dato la stessa risposta: “Per consacrare la nostra unione di fronte  a Dio” per poi restare inebetiti di fronte la domanda: “sei praticante?”. Alla fine della giostra, il prete ci ha detto, in termini un po’ più aulici dei miei, che gli erano cascate le braccia a sentirci e che avrebbe dovuto mandarci tutti al rogo. Per vendicarsi ci ha fatto presente che c’è una buona percentuale di coppie che si lascia durante il corso prematrimoniale e molte altre che giudicano il matrimonio un fallimento dopo pochi giorni dalle nozze.
Anche quelli che hanno dichiarato di essere già conviventi con prole al seguito, si sono beccati una profezia del malaugurio.
Se è vero che chi ben comincia è già a metà dell’opera, temo il proseguimento di quest’avventura.
(To be continued…)

1 commento:

  1. a noi ci hanno bocciato. non sto scherzando. con tutto che ci comportammo benissimo, però quando mancava un mese alla data, il prete del corso cominciò a dirci che durante la cerimonia avremmo dovuto prendere il microfono in mano per dire tutti i motivi per cui ci sposavamo in chiesa. noi non fummo d'accordo, ci sembrava una pagliacciata e oltretutto non era proprio una formula adatta a due timidoni come noi. e questa merda allora ci disse che si rifiutava di sposarci.
    ancora ci penso mi bolle il sangue.
    alla fine trovammo un sacerdote filosofo molto bravo che accettò di sposarci. ma non penso che perdonerò mai quell'imbecille. e soprattutto non perdonerò mai me stessa per aver avuto voglia di fare quello che avrebbe voluto mia madre. la prossima volta, insomma, mi sposo in comune ;)

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