giovedì 10 settembre 2009

Entropia

Non credo di essere più bizzarra di qualcun altro su questo grumo di polvere chiamato Terra. Ne è conferma che qualcuno si sia preso la briga di definire il disordine che compone l'Universo col termine Entropia. 
Ogni Essere, animato o meno, è soggetto a trasformazioni irreversibili che avvengono invariabilmente in una sola direzione, ovvero quella verso il maggior disordine.  
In termini più etici e meno scientifici, oserei dire che la fiducia è soggetta all'entropia: una volta delusa è difficile, se non impossibile, riportarla allo stato originario.
La delusione è come una macchia sul vestito buono. Anche se non l'hai fatta di proposito lei sta lì; strofini e ti disperi nella speranza che sparisca. A volte il guaio è irrimediabile, a volte peggiora, a volte si riduce ma  in genere un alone resta sempre.
Come vedi, non sono io ad essere artefatta. Bensì, sono fatta ad arte: secondo le leggi della fisica sono pura entropia. 
Certo, potrei sempre tentare di oppormi alle leggi della fisica...già, ma come si definisce una funzione di stato in grado di opporsi all'Entropia? Ipocrisia. Forse.

6 commenti:

  1. Entropia, deriva dal greco εν, "dentro", e da τροπή, "cambiamento". Credo che dal punto di vista etico comporti un cambiamento del proprio modo di essere. Ritengo che la fiducia sia soggetta all'entropia, ma sia un processo reversibile altrimenti basterebbe una piccola macchia per far perdere la fiducia nel genere umano. E chi di noi non sbaglia mai?

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  2. Anonimo: se leggi bene, parlo proprio dell'inevitabilità nel commettere gli errori. Da cui nessuno è immune: tendiamo tutti irrimediabilmente al disordine!
    Per ciò che concerne la seconda parte del post, sono fermamente convinta che la perdita di fiducia sia irreversibile perché, per quanto si cerchi di attenuare o superare la cosa, resta sempre l'alone del "misfatto". E non credo a chi, di punto in bianco, fa finta che nulla sia accaduto come se le delusioni si cancellassero con un colpo di spugna. Fosse così facile, il mondo sarebbe un'unica enorme meringa rosa.

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  3. Ma se tutti commettiamo un errore e perdiamo la fiducia nel prossimo che mondo è? Errare è umano, saper capire il prossimo è un'impresa difficile ma indispensabile per poter andare avanti|

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  4. Anonimo: "parlamm e nun ce capimm". Sto solo dicendo che se qualcuno o qualcosa ti delude, l'amarezza non passa all'improvviso.
    Per capirci: se butti acqua sul fuoco, devi aspettare del tempo affinchè tutto si asciughi prima di poterlo riaccendere. E non è detto che la cosa si riaccenda. Non si tratta di sapere o dover capire il prossimo o gli eventi, si tratta semplicemente di un sentimento puramente personale.

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  5. "parlamm' e ce capimm' invece" io la penso esattamente come te, stò vivendo una situazione in cui ho perso completamente la fiducia in una persona, ho tentato con tutte le mie forze di riacquistarla, ma mi rendo conto che mi faccio una violenza inaudita in quanto ormai l'amarezza di cui parli anche tu Danger si è impossessata di me e non fà che farmi pensare sempre e comunque all'accaduto...il mio sentimento puramente personale dice che ormai quel fuoco non si riaccenderà mai più...(ah dimenticavo, il tuo blog è proprio bello trucida del mio cuore)

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  6. Sono poche le persone che mi chiamano "trucida del mio cuor" :-D ho gli occhi a cuoricino per l'emozione! Un abbraccio ovunque tu sia!

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