lunedì 14 settembre 2009

lacrĭmae

Non c'è nulla di più sublime di un temporale estivo. Irrompe quando meno te l'aspetti, quando il sole ancora brucia la pelle e giri con i piedi quasi nudi per la città. Il cielo si adombra, si squarcia tonante...e l'eco del rombo del tuono riecheggia stupefacente.
Poi arriva Lei.
Goccia dopo goccia bussa sulla pelle e chiede di essere accolta per saturarti fin nel profondo.
E non puoi far altro che farla entrare.

5 commenti:

  1. Sei proprio brava! Complimenti...una descrizione fantastica!

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  2. Forse la pioggia può lavare via dal nostro animo tutto quello che vorremmo mandare via o dimenticare...

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  3. scrivi così bene, con una punta di ironia appena accennata, che quasi quasi mi vergogno di inviare queste due righe!
    quello che scrivi mi piace da morire!!!!

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  4. Fagiolo del Sole: ricordiamo di usare un buon detergente e tanta candeggina!

    Anonimo 2: grazie, sono contenta di allietarti per un po'.

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