giovedì 10 settembre 2009

Sulle follie e altri misfatti

Cosa può accadere in solo tre ore in giro per una grande città:
1) arrivi presso un importante ente, entri a razzo, sai già dove andare. Ti insegue tutto incazzato il portiere e ti intima un "altolà!". Ti fermi, lo guardi. Guardi il cartello con la scritta "LIBERO ACCESSO".
"Dica?" "Dove deve andare?" "Al protocollo" "E non me la chiede la strada?" "La so, ci vengo spesso" "E se l'avessimo cambiata???" "...perchè, ora dov'è?" "Diritto per il corridoio, giri a destra, percorre il secondo corridoio, scende le scale a sinistra, rigira a destra, rifà il corridoio, entra a destra, rigira a sinistra e trova l'accettazione" "Uhmpf, esattamente dov'era l'ultima volta..." "Eh, ma lei non poteva essere sicura di saperlo!"
Sottofondo strozzato di mie imprecazioni.
2) arrivi presso una caserma, via del tizio. Militare di guardia "Scusi, sono qui per un sopralluogo" "Qui???" "Eh, sì, mi hanno detto via del tizio" "ah...(come se la cosa lo illuminasse) vabbè, faccia il pass" "Dove?" "Via del Caio" "Via del Caio? ma è sicuro??" "Sì Sì" Corro corro a via del caio, che era dietro a via del tizio, ma non potendovi accedere direttamente devo fare un giro degno del labirinto di Dedalo. Arrivo a via del caio e mi corre incontro un militare armato di mitra. Di bene in meglio. Mi urla che lì non possono entrare i pedoni (mi giro attorno e non vedo alcun avviso di divieto...vabbè) e mi manda a quel paese e in un'altra via per fare sto famoso pass. Arrivo ad un ufficio in cui Mister Simpatia mi riempe di domande, mi guarda lette e non mi fa concludere niente. Mi da il pass troppo tardi, ritorno indietro ma il sopralluogo è rimandato. 
Sottofondo strozzato di mie imprecazioni.
3) Sono sull'autobus e sto tornando a casa. Di autisti gentili e competenti se ne incontrano spesso. Ma Lui non è uno di questi! Comincia a saltare le fermate e a correre come un pazzo mentre tutti cercavamo di non volare via tenendoci aggrappati agli appositi sostegni mentre lui urlava "ora chiamo la poliziaaaa, ora la chiamooooo" verso un auto che a suo dire gli bloccava il transito. Non fossi stata impegnata a sgranarmi un rosario, gli avrei fatto notare che la macchina era ferma al semaforo...
Quanto amo questa città!

7 commenti:

  1. Ma tu vivi sempre queste avventure in città?
    Sembra che devi fare un percorso di guerra per ottenere cose che gli altri ottengono facilmente...

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  2. Fagiolo del sole: intendi forse dire che sono affetta dalla sindrome di Fantozzi???

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  3. parliamo di roma vero? come non riconoscere la fantastica atmosfera di benvenuto e serenità della capitale. ma chi non ci vive non capisce, non può crederci..."fai un corso di yoga" mi dicono. ah. a roma. ah!

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  4. widepeack: esatto!!!!
    Credo che l'unico corso di Yoga che andrebbe bene per sopravvivere a Roma sia "il lancio della bottiglietta di succo di frutta contro chi rompe i cabasisi"

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  5. Anche a te piace Montalbano?

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  6. tesoro ti rompo pure qui ma com'è possibile tutte a te io una gita a lurdes la farei oppure mi attrezerei cosi'con il lanciarazzi di goku ricordi dragonball :))))

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  7. Anonimo: Camilleri è cinico ed ironico al punto giusto!

    Ovidia: sono andata a Loudes, ma ho trovato chiuso!!!!

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