venerdì 25 dicembre 2009

Natale con i tuoi, Pasqua con i Buoi

Il Natale quando arriva arriva e non c'è scampo (a parte quelli che si potrebbero trovare affogati in un piatto sugoso di spaghetti). Con qualche settimana di anticipo preparate psicologicamente cuore e fegato ad ingestioni sentimentali ed alimentari. Cominciamo col dire che se si vive fuori di casa da un po' rientrarvi in maniera coatta per un certo periodo di tempo può essere traumatico come una sbornia dopo un lungo periodo di astinenza alcoolica. Vi sentite in territorio un po' ostile perché, per quanto abbiate cercato di tenervi aggiornati, immancabilmente vi è sfuggito qualcosa. E di solito sfuggono sempre cose importanti che offendono qualcuno e quindi il clima natalizio si sviluppa tra bronci, piccoli rancori e qualche mal di pancia. Diciamo che cercate di rimediare con regali più o meno importanti, cercando di comprarvi qualche giorno di serenità. Così cercate di corrompere un po’ tutti con qualche pensierino o con qualche complimento e vi arrendete quando anche il vostro cane vi tiene il punto.
I giorni scorrono pesanti e pingui come la vostra digestione. Da quanto tempo non vivete più lì? Troppo per sentirla ancora come casa vostra. Vi sentite un po’ ospiti e rimproverate ogni giorno quel cuore di pecorino che vi ritrovate nel petto incapace di mostrare affetto e gratitudine verso chi più la meriterebbe. Confido sempre nell’intelligenza di chi mi circonda nel comprendere il mio atteggiamento da puzzola e di giustificarlo con un po’ di sana quanto pietosa immaturità sentimentale.

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