sabato 24 aprile 2010

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Ci sono ancora. Giuro.
Ho passato la settimana più lunga della mia vita. Fatta di chiacchiere, lavoro, chiacchiere, chiacchiere, lavoro, chiacchiere. Rolling Stone, già, proprio lei.

E' arrivata. In pochi giorni è riuscita a fare la spia sui ritardi accumulati dal suo predecesore, a far la ruffiana col capo che gira con una faccia ebete stile Menomalechecisei, a sbagliare tutto il lavoro facendo ricadere la responsabilità su di me e a farsi minacciare dalla commercialista che ha detto: "Se mette le mani sul mio lavoro, gliele frullo".

Perfetto.
Avrei necessità di un manuale di sopravvivenza, una cosa del tipo Manuale delle Giovani Marmotte. Non so quanto riuscirò a resistere. Sul lavoro ho capito che ho dei limiti e che riesco ad oltrepassarli spesso. Ma ho anche capito che c'è un limite che è difficile da superare indenni: quello della pazienza.
E goccia dopo goccia il vaso si è riempito.

Messaggio personale per Rolling Stone: se tu mi parli e io continuo a guardare fisso il pc come se non ci fossi, se tu persisti nel cianciare e io mi volto dall'altra parte, se tu mi tocchi per farmi girare verso di te che continui a favellare e io ti rispondo a monosillabi e parlando di lavoro, sappi che non è timidezza, è ...BIP!

4 commenti:

  1. oddio, prestamela, la gonfio e te la ridò. non sai quanto mi aiuterebbe!
    ;)

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  2. Non c'è niente da ridere in questo post! Sono disposta ad aiutare Widepeak.
    Oppure: lasciala uscire allo scoperto, restituendole le sue responsabilità e falla cuocere nel suo brodo! Così vediamo se il Capo cambia faccia.
    E, mi raccomando, sorridi mentre lo fai!!!!
    MT

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  3. Entrambe: se ve la regalo me la spezzate in due e me la mettete sott'aceto?

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  4. SI, se è questo che vuoi!
    MT

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