
Vi riassumo brevemente la situazione lavorativa: il Sig. Quicomandoio sembra ben intenzionato a farmi rispettare i miei orari. La sera appena scoccano le 17.58 comincia a chiamarmi disperato per farsi presentare tutto il lavoro prima che io vada via. Si ferma sconfortato alla scrivania con la testa poggiata su un braccio finché esausto mi dice : "Vada, vada".
E io vado.
homo faber fortunae suae
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