giovedì 13 gennaio 2011

Non aspettare che qualcuno ti porti i fiori.

Sono uscita da lavoro alle 19. Era già buio. Arrampicato su un muretto c’era un elettricista, con tanto di divisa della ditta di appartenenza, che cercava di cambiare la lampada di un lampione. Da solo.
Da solo, al buio, arrampicato sul muretto. Da Responsabile della Sicurezza, so che non c’è niente di più pericoloso di una situazione del genere. E’ proprio il momento de “non ce vole niente, due minuti e ho fatto!”
Già immagino come dev’essere andata. 
Il capo deve averlo chiamato : “Aho, senti, vedi di passà un poì a sistemà quel lampione sennò continuano a rompe. Portate Gino dietro che così te da na mano.”
Lui avrà risposto: “Ah, bono quello! No, nun te preoccupà, vado da solo che se me porto Gino poi lo devo riaccompagnà. Così invece appena finito col lampione me ne vado diretto a casa e nun perdo tempo”
Arrivato al lampione avrebbe dovuto prendere la scala però boh, mo salgo sur muretto invece d’aprì il furgone e tirà fori ‘a scala. Ma che me frega, salgo qua e faccio subbbito!”
Poi, nel 70% dei casi, cade e si fa male.
In un paese che onora i morti “speciali” e dedica alle morti bianche solo un trafiletto su un giornale, mi chiedo perché siano i lavoratori stessi a dimenticarsi. La smania della fretta e della semplicità porta a fare errori madornali che spesso si pagano molto caramente.
In cantiere ogni giorno è lotta per il rispetto delle norme minime di sicurezza.
E sì che la vita è una sola.

2 commenti:

  1. C'è un programma, su Real Time, dove rinnovano la casa, mi sembra si chiami "vendo casa disperatamente": gli operai sono quasi sempre senza casco, anche quando demoliscono, l'architetto sale sulle scale e si mette a dare mazzate per tirar giù dei muri con i mocassini e il completo...
    Credo che ogni tanto il pensare "che vuoi che succeda" sia assolutamente deleterio.

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  2. Browniess: Non c'è niente di più pericoloso della fretta!

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