venerdì 27 maggio 2011

Sauna finlandese casalinga

Quando hai avuto una giornata intensa e stressante non c’è rimedio migliore che lavare via il malessere con una doccia bollente e profumata che disponga alle delizie della serata a venire. 
Salire le scale a fatica trascinando la pesante borsa, sfondare la porta a spallate e spogliarsi all'istante gettando gli abiti dove capita - pantaloni sul divano, mutande sul lampadario, calzini sul letto e camicia ‘ndo cojo cojo* - sono premessa necessaria all’imminente processo di rilassamento: la pelle è bollente e sudata, l’acqua nella doccia scorre e ti invita a farti accarezzare. 
Spalanchi le porte del box e ti tuffi vogliosa e…. 

L’ACQUA E’GELATAAAAA! 

Imprechi e ti annodi velocemente un asciugamano sul seno. Esci fuori dal balcone con la grazia di una furia e cominci a smanettare con la caldaia. La stronza ha deciso di mollarti sul più bello. Senza un biglietto d’addio o un preavviso, si è suicidata sopprimendo la centralina. 
E ti ritrovi così, seminuda, di fronte ad un’accozzaglia di metallo perfettamente inutile, spiazzata di fronte l’ineluttabilità di un periodo di merda che si completa di fronte l’unica prospettiva di una doccia gelida. 

Rientri mestamente trascinando le ciabattone. 

Rientri in doccia e apri l’acqua che, beffarda, ha una temperatura percepita di -4°C. Ti aspetti da un momento all'altro una pioggia di cubetti di ghiaccio. Provi a bagnarti. Cominci dai piedi sperando in una acclimatazione veloce. Arrivata alle caviglie ti senti già in difficoltà. Chiudi l’acqua ed esci dal box doccia. 

Adocchi un pacchetto di salviette detergenti. Provi a strofinarti con quelle. 

La prima sensazione è di freschezza, la seconda di profumo, la terza di presa per il culo: continui a sentirti sporca. 

Adotti il metodo classico da film western. Avete presente quando il cow-boy si lava le ascelle dentro l’abbeveratoio del cavallo? Ecco. Fai uguale ma senza cavallo. Meglio di niente. 

Resta però un problema grosso: i capelli. 

Metti sul fuoco un pentolone d’acqua a bollire. Male che va, ti farai un bel piatto di spaghetti alla carbonara. 

Quando l’acqua bolle la versi in un catino e aggiungi acqua fredda fino ad ottenerne un discreto quantitativo di acqua tiepida. Riempi il lavabo e ci ficchi la testa dentro. Ti senti come un gatto caduto nella boccia dei pesci rossi. Insaponi i capelli e li sciacqui con il bricchetto del latte che pesca dal catino l’acqua tiepida. Ti guardi furtivamente allo specchio. Abbassi gli occhi e ricacci la testa nel lavabo. Meno male che ti aspettava una doccia rilassante… 

…sono 3 giorni che va avanti così. Tre lunghissimi giorni. Per quanto mi sforzi di lavarmi, complice il caldo afoso, ho un vago odore di pecorino misto a mirra. 

Il tecnico della caldaia la tira per le lunghe. 

Potrebbe andare peggio di così??? 

Certo. 

Avete presente quel brufolino sul mento che vi spunta esattamente due giorni prima che vi arrivi il ciclo? 

Ecco. Avete capito.

*‘ndo cojo cojo: dove capita

2 commenti:

  1. Via giacomo costamagna 134, roma. suona alla famiglia Dose. Dì che sei amica di Davide.
    t'offrono la doccia.
    :)

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  2. Mi tengo l'informazione per la prossima volta! ;-)

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