mercoledì 9 dicembre 2009

Un giorno di ordinaria follia


ore 6.20: suona la sveglia.
ore 6.30: suona la sveglia.
ore 6.40: suona la sveglia. La spegnete.
ore 7.20: vi alzate urlando "è tardiiiii"
ore 7.30: ingollate un caffè bollente mentre vi infilate un calzino e contemporaneamente abbottonate la giacca.
ore 7.40: imprecate contro il vetro appannato che non vi fa vedere nulla e l'aria calda che non parte.
ore 8.15: siete bloccati nel traffico imprecando contro il vostro sonno atavico e pregate affinchè il capo sia in ritardo.
ore 8.45: entrate di corsa in ufficio e scoprite che il capo oggi è in anticipo.
ore 8.46: vi sdoppiate e iniziate il normale lavoro per cui necessitate di ubiquità e occhi a raggi x.
ore 13.00: siete nel parcheggio dell'ufficio postale. Una trucida becera dall'età indefinibile tra i 40 e gli 80 anni, secca come un manico di scopa, rugosa come un tronco di sughero e bionda come solo Platinette sa essere, vi guarda e dice "aho, m'hanno bucato 'a rota, non è che c'è qualche fija de na bona donna che m'aiuta"
Restate perplessi. Siete indecisi se la donna vi sta offendendo o vi sta chiedendo aiuto nel modo più ignorante possibile. Prima che riusciate a decidervi, vi anticipa un vecchietto: "Signò, se hanno bucato 'a rota, so stati i marocchini, mo l'aiuto io". Perfetto. Ci mancava solo il razzista a priori. Tiro dritto.
ore 13.05: siete alla posta. Il vostro turno è il P79 e stanno chiamando ancora il P59. Vi sedete sconsolati con lo sguardo basso di chi conosce la disperazione. Aguzzate l'occhio di talpa e...sotto la vostra sedia, accartocciato, c'è il n. P60! Con passo suino vi muovete cautamente in modo guardingo, vi impossessate del numeretto, lo stirate ben bene. Chiamano il n. P60, vi alzate di corsa, sudate per l'ansia e per la paura che qualcuno reclami il vostro numero. Nessuno in vista, avete vinto!
ore 14.00: siete al ministero, persi tra un piano all'altro che cercate il Tal De Tali per la consegna della Cosa. Non riuscite a trovarlo, nessuno sa darvi indicazioni. Ritornate all'ufficio pass e, in ginocchio, implorate aiuto. Voi sì che sapete essere autoritari.
ore 14.45: evitate per un pelo di investire una coppia di ragazze caduta dallo scooter a causa di una bionda che per recuperare un guanto perso in corsa ha cominciato a ballare come una tarantolata sul sellino dello scooter -probabilmente per convincere l'amica a tornare indietro a riprendere il guanto- finendo per far cadere entrambe. Sotto la vostra macchina. Avete perso ben 10 anni di vita, la pensione è sempre più vicina.
ore 15.00: siete in ufficio, finalmente potete fare la vostra pausa pranzo. Addentate la mela e...
ore 15.01: ...rientrano tutti, ingoiate il morso di mela e vi ributtate sulla Fattuttologia applicata.
ore 18.30: tutti vanno via e in ufficio restate solo voi.
ore 19.30: sempre e solo voi in ufficio.
ore 20.00: vi vengono a prendere e vi riportano a casa con la forza

6 commenti:

  1. Almeno non corri il rischio di annoiarti.

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  2. e fanno bene a tirarti via!!! mannaggia!!!

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  3. Una vita veramente frenetica!!! Ma quante ore al giorno lavori tu? Trova, se possibile, un modo (diplomatico) per parlare con il tuo capo: sta approfittando di te. Ti abbraccio!
    MT

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  4. ore 21.39: avete comunque la forza di aggiornare il blog :-)

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  5. Lanza: non conosco noia, ma ultimamente ho cominciato a desiderarla!

    Widepeak: a volte mi resta il sedere incollato alla scrivania!

    MT: eppure so che se ci parlassi verrebbe fuori che potrei dare ancora di più! (il sangue, per esempio)

    PNV: lascio sempre l'ultimo barlume delle mie forze per le normali funzioni fisiologiche e, quando la connessione me lo permette, per i miei 5 minuti di blog!

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  6. Solo a leggerti non riuscivo a starti dietro.
    Datti una regolatina,
    4P

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