giovedì 29 aprile 2010

Ciak, si giri.

Tic tac tic tac tic tac
la casa è buia e silenziosa. Si sente il ticchettio del grosso e sempre in ritardo orologio della cucina.
Sono a casa. Sì, sono le 19 e già sono a casa...come impiegare questo insperato tempo libero? leggo? pulisco? dormo? cosa fa la gente normale nel tempo libero? non me lo ricordo più.

Flashback:
Ieri. Sono le 19.15. Il capo mi chiama e mi dice che sta arrivando in ufficio. Alle 19.30 mi dice che gli serve una cosa urgente da portarsi via per un convegno che avrebbe avuto l'indomani. Lo accontento e dopo 3 anni di straordinari quotidiani non pagati, lo colgo alla sprovvista e gli chiedo che mi vengano riconosciuti.
Mi guarda come se stessi ballando il tip tap sulla sua scrivania. Si riprende e mi dice: "Eh, per una volta che fai tardi!"
Io lo guardo. Lui mi guarda. Io dico: "Una volta????"
Lui si mette in modalità facciadaculo e mi dice:" Io sono contro gli straordinari, non ne fare più. Quando devi andare via impunta i piedi e pretendi di andartene".
Io lo guardo. Lui mi guarda. La mia lingua spinge per dire: "mi prendi per il culo?". La mia testa ferma la lingua, la arrotola e la comprime in un "ok, allora non ne faccio più".

E così sono uscita presto. Mi sembra così strano. Non ci sono abituata. A volte il lavoro può essere una droga davvero pesante. Certo, oggi è stato facile, ero sola in ufficio. Sono andata semplicemente via. La prova del 9 ci sarà domani...

To be continued.

3 commenti:

  1. Finalmente ce l'hai fatta a dirglielo!!!! Quel "facciadaculo" ti ha detto semplicemente che sei tu a voler restare sempre fino a tardi e non è lui che te lo chiede! Fai benissimo a ripristinare il tuo orario di lavoro, tieni duro! ...anche quando ti dirà che se non riesci a fare tutto nell'orario ordinario, sei tu che sei lenta! Rispondi per bene e non avere timore, non ti licenzierà, gli servi troppo!!!
    (Dopo 25 anni di sindacato ne ho viste così tante.... che non mi meraviglio più di niente)
    Ti abbraccio, cara, e ti sostengo moralmente.
    MT

    ps - mi sorge un piccolo dubbio: ma non è che vuole restare solo con Rolling Stones?

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  2. vai dangerous, vai. guarda quando ho avuto le mie figlie è stata la prima volta che - contro agli assurdi sensi di colpa - dovevo andare via per tempo. e credimi, non è mai MAI morto nessuno. anzi. piano piano anche gli altri si rendevano conto che non era proprio sempre necessario stare lì a fare le otto, le nove, così per sport.
    vai
    prendila come un diritto...ti consiglio anche questo blog, il cui titolo è piuttosto esemplificativo
    http://downshiftingbaby.wordpress.com/ se già non lo conosci

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  3. MT: Non avrei paura del licenziamento. Sento che la mia vita sta dirottando altrove. Voglio cambiare, non riesco più a stare nei miei panni attuali (e non perchè sono ingrassata!)

    Wide: Grazie per il link, non lo conoscevo e lo trovo molto interessante!

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