sabato 15 maggio 2010

Cronache dal fronte

Continuano le avventure con Rolling Stone. Col tempo ho imparato ad apprezzarla...vabbè, diciamo che ho imparato a disprezzarla di meno. Capisco che la sua non è cattiveria, è solo un modo di essere che può essere più o meno condivisibile. Pian piano, visto l'enorme, obeso, pantagruelico spirito di sopravvivenza che mi connota ho cominciato a sviluppare delle tecniche per superare le ore da passare insieme. Una di queste è mettere uno stop quando inizia a diventare logorroica. Di solito ci riesco nei seguenti modi:

  1. mentre parla, mi giro di scatto ed esclamo "Toh, mi squilla il cellulare!" che a volte risulta poco credibile quando nella stanza regna il silenzio più assoluto;
  2. oppure mentre parla, nell'istante in cui smette per una frazione di secondo per respirare, le grido: "Caffè????" ma non posso abusare troppo di questo metodo altrimenti il mio sistema nervoso crolla;
  3. mentre parla a volte mi do uno schiaffo sulla fronte e dico: "Che sciocca, ho dimenticato di fare una cosa urgentissima!!!" e prima che riesca a chiedermi cosa sono già sparita in una nuvola di fuma degna di un personaggio dei cartoni animati;
  4. altre volte, quando queste tecniche non funzionano, adotto quella più trucida ed ignorante: smetto di risponderle, fisso il pc come se non esistesse null'altro attorno a me e mi chiudo in una bolla autistica. Attorno a me sento ancora la sua voce che continua a propagarsi ma pia piano si stanca e soprattutto prima o poi le squilla il telefono e se la sorbisce qualcun altro.
Intanto Quicomandoio ha cominciato ad aprire gli occhi. Mentre prima gongolava all'idea di essere possessore contrattuale della Signora Rolling Stone e mi rompeva le palline di natale con quanto fosse bravaeprecisa (cose dette così, sulla fiducia, visto che non l'aveva mai vista lavorare), ora ha un atteggiamento di fastidio dei suoi confronti. Fastidio che comincia un giorno così:

"...ma secondo lei, Rolling Stone è lenta?"
"beh, non lenta. Piuttosto direi che si perde in dettagli senza andare al cuore del lavoro..."
"In che senso?"
"Ad esempio io non perderei mai 4 ore per stampare un etichetta ed incollarla ad una cartellina..."
"...mi sembrava che la sua scrivania fosse un po'troppo pulita...non c'è nemmeno un documento su cui potrebbe stare lavorando. Forse è il caso di darle delle scadenze..."
"Forse."

La cosa più divertente è accaduta ieri. Rolling Stone, dimentica di chi fosse il capo e di chi il dipendente, va da Quicomandoio ed esordisce: "Mi deve stampare dei documenti bancari, mi servono subito!"
Lui ha strabuzzato gli occhi e l'ha mandata a quel paese sotto i baffi. Poi si è girato verso di me e mi ha detto:
"Ma che vuole questa qua??? e poi che sta a fa di la?"
"..."
"Ma che le devo stampare? viene chiede e se ne va! Ma che vuole??!
"..."
"Tiè, portale sta roba, se non le sta bene se la fa andare bene!"
"ok..."
consegno i fogli a Rolling Stone e torno dal capo:
"Ma che sta a fa?"
"Non so...digitava al pc, qualcosa stara facendo!"
"Annamo bene!!"

Quando sono in ufficio mi sembra di vivere in un film dei Vanzina.



2 commenti:

  1. non so se mi preoccupa più rolling stone o il tuo capo!!! baci e resisti!!

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  2. wide: non lo so nemmeno io, sono ancora indecisa!

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